Busto, Antonelli: «Niente palaghiaccio a Beata senza l’investitore privato»

centro commerciale palaginnastica

BUSTO ARSIZIO – Niente palaghiaccio a Beata Giuliana. Non stiamo parlando dello scheletro di cemento armato e legno che da quasi un decennio attende di essere completato o per lo meno riqualificato. Bensì del nuovo palazzetto del ghiaccio. Quello che avrebbe dovuto essere realizzato nel più ampio progetto, che prevede anche la costruzione del nuovo palaginnastica, di un grosso negozio di 1.500 metro quadri di superficie di vendita, di bar ristoranti e della riqualificazione, appunto della grande incompiuta. Opere che dovrebbero essere a carico di un investitore privato.

Il palaginnastica si farà

L’ambizioso progetto che avrebbe riqualificato il vecchio e incompleto palaghiaccio e realizzato nel quartiere di Beata Giulia quello che sarebbe diventato a tutti gli effetti un campus sportivo subisce uno stop e, molto probabilmente, un cambio di programma importante. La realizzazione del palaginnastica, diciamolo subito, non è assolutamente a rischio. Anzi, l’iter va avanti secondo i tempi previsti. La società di progettazione è stata individuata ed è in attesa dell’affidamento diretto. A quel punto il team di progettisti avrà 40 giorni di tempi per presentare il progetto, il quale verrà sottoposto a Comune e Coni prima dell’ok. Dopo di che verrà emesso un bando europeo per trovare la ditta che eseguirà i lavori.

«Finiremo comunque l’incompiuta»

Insomma fin qui tutto bene. Per il resto invece si sta studiando il piano B. E a spiegare i motivi di questo cambio rispetto alle intenzioni di Palazzo Gilardoni è proprio il sindaco Emanuele Antonelli: «I contatti con il privato che aveva mostrato interesse a intervenire si sono di molto diradati. Tanto che credo che non se ne farà nulla. Detto questo sto valutando di intervenire direttamente sulla riqualificazione dell’ex palaghiaccio. Quella struttura non rimarrà incompleta. Quindi potrebbe essere direttamente il Comune a fare l’intervento preventivato, ovvero uno skate park, campi da basket a servizio dei residenti del quartiere. Ma per il resto, a meno che l’investitore non decida di fare marcia indietro, non si farà nulla». Il che significa addio al nuovo palazzetto del ghiaccio, ma anche al grande negozio, agli uffici medici, al bar e al ristorante che avrebbero completato l’intero intervento.

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