Busto, Cambiamo: «Palaghiaccio scempio da cancellare. Completare subito l’opera»

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BUSTO ARSIZIO – «Anziché continuare a trasformare i progetti, è ora di completare l’opera e porre fine a questo scempio». A chiederlo a gran voce è Luca Rossi, di Cambiamo! Busto Arsizio, dopo che è emerso l’ultimo progetto dell’amministrazione per la realizzazione del nuovo palaginnastica sulle “ceneri” dello scheletro abbandonato del palaghiaccio di via Minghetti a Beata Giuliana. «È un progetto che risale a 15 anni fa e sono ormai almeno 12 anni che la struttura è in quelle condizioni – riflette Rossi – adesso è ora di chiudere questa storia. Basta continuare a cambiare progetti, sempre più faraonici e irrealizzabili, ma soprattutto con finanziamenti da recuperare».

Le opzioni per chiudere la vicenda

Ecco perché Luca Rossi, che era in consiglio comunale agli inizi della prima “legislatura” del sindaco Gigi Farioli che approvò la maxi convenzione con la Provincia di Varese (allora guidata dal bustocco Marco Reguzzoni) in cui si decise di insediare in quell’area il palaghiaccio, invita a tagliare corto e ad adoperarsi per completare fin da subito l’opera. «È la cosa migliore da fare con i soldi che il Comune ha già a disposizione, invece di dilazionare ancora i tempi per trasformare il progetto». Sul cosa fare in concreto, Cambiamo ha diverse idee da mettere sul tavolo, a condizione che non si stravolga quanto già realizzato e si vada dritti verso la chiusura dello scheletro e la sua destinazione funzionale: tra le ipotesi fattibili, il completamento del palaghiaccio come da progetto originario, oppure la riconversione del progetto per destinare la struttura al “palarotelle” per il pattinaggio skating, come si era ventilato ai tempi della devoluzione dell’opera dalla Provincia al Comune (Busto oggi ha due società che “sgomitano” per utilizzare gli spazi del palaCastiglioni di via Ariosto), o ancora il mercato coperto con spazi per la ristorazione sul “soppalco” già esistente.

Porte aperte al dialogo

Da destra, Luca Rossi, Alberto Amato e Giuseppe Anselmo

La presa di posizione del gruppo segna il primo atto della nuova fase di Cambiamo! in vista dell’approdo nella nuova federazione Italia al Centro che il partito fondato da Giovanni Toti ha costituito con una serie di liste civiche e associazioni che le sono vicine. A Busto Arsizio il gruppo coordinato da Alberto Amato, dopo aver “salutato” il già candidato sindaco Gigi Farioli che ha intrapreso il nuovo percorso nel movimento “L’Italia c’è”, intende da un lato «seguire la rotta tracciata a livello nazionale e a livello provinciale dal nostro coordinatore Giuseppe Anselmo», dall’altro giocare un ruolo attivo nell’ambito del dibattito politico cittadino, pur non avendo rappresentanti eletti in consiglio comunale. «Dialogheremo sui problemi concreti a prescindere dall’interlocutore – annuncia Alberto Amato – senza muri e contrapposizioni che sono sempre controproducenti e che avallerebbero la sfiducia della gente nei confronti della politica. La campagna elettorale è finita e noi intendiamo portare avanti le nostre istanze per ottenere risposte ai problemi dei cittadini di Busto». Tra i quali, annuncia Luca Rossi, che è stato il più votato di Cambiamo! alle amministrative, «un piano strategico per gli impianti sportivi, un’attenzione al fenomeno crescente delle baby gang, il trasporto pubblico che è da migliorare urgentemente e l’ambiente, visto che Busto tra Malpensa, scali intermodale, autostrade e inceneritore è sempre sotto stress per l’inquinamento. Sensibilizzeremo l’amministrazione su questi temi con le nostre idee e proposte».

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