BUSTO ARSIZIO – La Caritas parrocchiale di San Giovanni allarga i suoi spazi. Nata nel 2020 in piena emergenza Covid la realtà presente in via Pozzi a Busto è passata dagli iniziali “scaffali” sui quali venivano riposti i generi alimentari ad uno spazio con magazzino e un’intera stanza dedicata al vestiario. In oltre due anni questa realtà è cresciuta tantissimo «perché parallelamente sono cresciuti i bisogni», spiega don Francesco Casati che della Caritas San Giovanni è il responsabile.
I nuovi spazi in via Pozzi
Quella di oggi, giovedì 2 febbraio, è stata sì l’occasione di mostrare i nuovi spazi interamente realizzati dai volontari (35 quelli stabilmente “in forza” alla realtà di via Pozzi) alla presenza del sindaco di Busto Emanuele Antonelli, della vicesindaco Manuela Maffioli e dell’assessore alla Sicurezza Salvatore Loschiavo, e delle autorità militari del territorio, ma anche un momento per fare il punto sull’attività svolta.
Volontari straordinari
E a parlare sono i numeri: nel 2022 la Caritas San Giovanni ha sostenuto 147 nuclei famigliari, in tutto 455 persone, fornendo 1.517 pacchi alimentari. Oltre al cibo si cerca di andare incontro a chi necessita, ad esempio, di pannolini per bambini, vestiti e scarpe (si parla di chili e chili di indumenti forniti a chi ne ha bisogno) o di un aiuto per pagare una bolletta o l’affitto. Nel 2022 le spese sostenute hanno superato i 55mila euro.
La generosità di tanti
«Spese che abbiamo fronteggiato grazie alle donazioni di tanti: privati, imprese e realtà associative. Chi vuole può darci una mano anche donandoci punti della carta Fìdaty di Esselunga», ha detto don Francesco che ha accolto la richiesta del sindaco Antonelli di cercare di mettere in rete, sempre tutelando la privacy di chi si trova in stato di necessità, i dati del Comune con quelli del terzo settore affinché gli aiuti arrivino a tutto coloro che ne hanno bisogno evitando che qualcuno possa cercare di approfittarsene approfittarsene.