Una rete per sostenere gli affidi a Busto: La Casa Gialla lancia “Il filo di Emma”

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BUSTO ARSIZIO – Più affidi per dare una casa ai minori in difficoltà, ci prova Il filo di Emma: le comunità di accoglienza per i minori si mettono in rete per promuovere un percorso di avvicinamento all’esperienza dell’affido familiare, proposto dalla onlus La Casa Gialla. Un progetto sostenuto dall’amministrazione comunale nel nome del principio di sussidiarietà.

Il progetto

La comunità di accoglienza per minori di via Ferrer La Casa Gialla onlus, in collaborazione con Progetto Pollicino onlus e Piccolo Principe onlus, propone un nuovo percorso di avvicinamento al tema dell’affido. Il titolo dell’iniziativa è Il filo di Emma: sarà presentata il 14 gennaio a tutti cittadini interessati a mettersi a disposizione. Un percorso che si articola in cinque fili che si intrecciano tra di loro: si partirà da serate informative con la proiezione di film e testimonianze di genitori affidatari, per proseguire con incontri con psicologi, assistenti sociali, educatori, avvocati, momenti di esperienze condivise, uscite culturali e momenti in famiglia. Dopo la conclusione del percorso sono previsti momenti di incontro e il sostegno continuo alle famiglie e agli affidati perché non si sentano soli nel proseguimento dell’esperienza.

Attolini: sostegno alle Onlus

«Il Comune per questo servizio si affida alle associazioni in una logica di dimensione collettiva che prende in considerazione i bisogni dei minori in difficoltà – spiega l’assessore all’inclusione sociale Osvaldo Attolini – questo non nasce solo da una logica di tipo economico, ma dalla consapevolezza che la risposta a un bisogno di questo tipo può essere più efficace e anche più efficiente se c’è una partnership, se c’è una forma di collaborazione con quei soggetti che sono in grado non solo di gestire l’intervento, ma anche di progettarlo».

Silanos: «Accompagnare le famiglie»

«Quando è iniziata la nostra esperienza di comunità è sempre stato evidente che era possibile accompagnare agli adulti intelligenti in cui iniziava a nascere un desiderio di affido, in tanti casi abbiamo visto che questi adulti avrebbero potuto diventare genitori sociali, in grado di prendere una responsabilità più grande rispetto a quella della loro famiglia – afferma Lia Silanos, coordinatrice de La Casa Gialla – da qui il coinvolgimento delle altre comunità cittadine, Pollicino e Piccolo Principe con la comunità per gli adolescenti “La casa sull’albero”: rispetto all’affido è stata condivisa l’idea di fare in modo di intercettare più persone possibile e di accompagnarle in un percorso di consapevolezza, soprattutto per evitare fallimenti dolorosi e devastanti per i minori».

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