Busto, Casaringhio dice no all’abbandono degli animali. E forma nuovi pet sitter

BUSTO ARSIZIO – Ogni anno in Italia vengono abbandonati una media di 80 mila gatti e 50 mila cani, la maggior parte dei quali rischia di morire in incidenti o per maltrattamenti e, come sempre, le stime raggiungono i picchi massimi proprio nel periodo estivo quando, a ridosso delle vacanze, molti padroni non vogliono più prendersi cura degli amici a quattro zampe. «Solo in questi ultimi giorni ho ricevuto moltissime telefonate di persone che volevano letteralmente sbarazzarsi dei propri animali da compagnia per partire per il mare o la montagna». E’ questa la denuncia di Sara Vega, presidentessa dell’associazione Casaringhio di Busto Arsizio, che oggi, sabato 31 luglio, ha presentato al parco del Museo del Tessile, un progetto volto a combattere questa piaga sociale: una rete di collaborazione per pet sitter.

Home sweet paws

«L’idea che ho avuto – ha esordito Vega – è scaturita proprio dal fatto che moltissime persone mi contattano cercando dei pet sitter. Quindi ho pensato: perché non mettere in contatto i padroni che stanno per andare in vacanza con giovani che vogliono trovare un lavoretto estivo, oppure cercano di intraprendere una carriera nel mondo della cura degli animali?». Nasce appunto da qui l’iniziativa “Home sweet paws. Dove il tuo pet è al sicuro”.

L’associazione Casaringhio si preoccuperà di formare professionalmente gli aspiranti pet sitter e creerà poi un portale online sul sito web dove avverrà la comunicazione tra chi ha un animale da lasciare in città e chi se ne vuole prendere cura. «E’ un vantaggio da tutti i punti di vista: l’animale evita di essere abbandonato o comunque di essere mandato in canile o in una pensione, dove spesso si sente disorientato, e dall’altro molti aspiranti pet sitter, soprattutto giovani possono iniziare a costruirsi un curriculum e, perché no, guadagnare qualche soldo», ha continuato la presidentessa, che ha però voluto sottolineare che l’associazione è solo l’ideatrice del progetto, ma non percepirà nessuna quota.

Stop all’abbandono dei pet

L’iniziativa è infatti patrocinata da Castellanza, Cardano al Campo, Samarate, Gallarate, Magnago, Lonate Pozzolo, Ferno, Inveruno, Casorezzo e Casorate Sempione e si attende anche l’ok di Busto Arsizio e Cassano Magnago. Alla presentazione del progetto, infatti, era presente anche Andrea Pisani, consigliere comunale di Cassano che da tempo è volontario dell’associazione. «Il nostro obiettivo – ha spiegato il consigliere – è di sostenere chi ha bisogno di un aiuto, ma di portarlo poi verso l’autonomia e lo stesso vogliamo fare in questo caso, con un’idea che possa sia  contrastare il fenomeno dell’abbandono degli animali da compagnia, sia per creare una rete attiva di persone disposte a mettersi in gioco a livello lavorativo per garantire un appoggio sicuro a tutti coloro che non sanno dove lasciare il proprio pet».

Chi è il pet sitter?

A spiegare i dettagli sono state poi altre volontarie che si occupano di addestramento ed educazione dei cani. La figura del pet sitter – hanno detto rivolgendosi alle circa 30 persone presenti al parco – non solo si prende cura dell’animale, ma garantisce anche un’interazione positiva, coccole e svago. E’ la soluzione più idonea per evitare pensione o canile, perché l’animale non sentirà il distacco in quanto la figura del pet sitter “sostituisce” il padrone spesso proprio nella sua casa, quindi con luoghi, odori e suoni famigliari».

I pet sitter, a seguito di un’accurata selezione e previa autorizzazione, avranno un proprio profilo sul portale del sito web di Casaringhio, nel quale indicheranno condizioni, fasce orarie e informazioni utili alla propria prestazione, che può avvenire sia a casa del padrone, che del pet sitter stesso. La speranza dell’associazione ora è che, grazie al patrocinio dei Comuni, si possa far partire una raccolta fondi per aiutare queste figure professionali nel comprare cibo o altre necessità per gli animali. «E’ un lavoro – ha concluso Sara Vega – che permetterà ai pet sitter di crescere e agli animali di non morire di abbandono. Facciamolo per loro».

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