Busto, centrosinistra diviso. Verdi contro PD:«Vogliono essere i primi dei perdenti?»

BUSTO ARSIZIO – «Centrosinistra immobile. Ma per battere le destre che vincono da quasi trent’anni a Busto bisogna guardare in faccia la realtà». Lo affermano i Verdi Ecologisti di Busto Arsizio, che non risparmiano accuse al PD dopo il fallimento del tentativo di ricomporre l’unità del centrosinistra. I promotori dell’incontro declinano l’invito a commentare: a breve predisporranno un comunicato per spiegare la loro posizione e svelare i prossimi passaggi. Dalla coalizione che sostiene Amanda Ferrario, invece, escono poche dichiarazioni ma molta irritazione rispetto all’esito del confronto in streaming.

Lo sconcerto sottovoce dei 5S

Uno sconcerto che avrebbe fatto «venir voglia di lasciare il tavolo», ammette sottovoce un esponente del M5S, «già dopo i primi due interventi di Maggioni e Pedotti». Con il candidato del Pd che ha subito fatto capire che, viste le differenze tra i due elettorati, sarebbe più opportuna la scelta della non belligeranza e di un eventuale apparentamento al ballottaggio, mentre il segretario ha ribadito la necessità, per i Dem, di avere l’ultima parola su tutto. «Ma non è una sfida 5 Stelle contro PD – rivendicano fonti vicine al M5S – noi stiamo lavorando per costruire una coalizione per vincere, loro in tre mesi cosa hanno ottenuto?». Il messaggio che viene fatto passare dalla coalizione Ferrario è che sarebbe stato il PD, con le sue rigidità, a far fallire il tentativo di ricomposizione.

Le accuse dei Verdi

Invece i Verdi Ecologisti di Busto Arsizio, una delle tre forze che attualmente sostengono Amanda Ferrario, accusano apertamente di «vano soliloquio» il PD, che sarebbe «attento a non disturbare “l’elettorato di riferimento”», mentre «per provare a trovare quella convergenza che in tanti invocano ci vorrebbero personaggi politici con la mente aperta, secondo l’esempio del paracadute, che funziona solo quando viene liberato nell’aria del cielo». Invece, prosegue la nota dei Verdi, «il centro-sinistra incarnato nel PD bustocco» è «una creatura molto immobile, tronfia del suo ruolo di primo degli ultimi. Fermo al nominalismo: parla di lotta e di coalizione per cambiare Busto Arsizio, afferma di “prepararsi alla lotta comune con il nostro diritto di ultima parola su tutto”».

«No ai tentennamenti»

Ma, continua il movimento rappresentato da Andrea Barcucci, «quando le competizioni elettorali individuano l’avversario nelle destre locali, unite e vincenti da quasi trent’anni in Busto Arsizio, allora ci sono sono solo due parti, la Destra e la Sinistra. Per i tentennanti, per gli eterni indecisi, per le anime dubbiose, per tutti costoro l’invito è di risorgere alla luce della realtà: vincere ha la condizione necessaria di essere convinti e determinati». E dai Verdi arriva una citazione di un grande classico di Enzo Jannacci: «Ci vuole orecchio per vincere e suonare quelli che hanno affossato la città». Perché «qui la base continua a girare, chi non sa stare a tempo, prego andare». Un addio al Pd.

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