Giovani, Milano, verde, piazze: la Busto di Amanda Ferrario. «Voltiamo pagina»

BUSTO ARSIZIO – Muove i suoi primi passi a Busto da candidata sindaca, e inizia a delinearsi la Busto di Amanda Ferrario, la dirigente scolastica dell’Ite Tosi (attualmente distaccata al ministero dell’istruzione a Roma) che inizia la corsa in vista delle elezioni di ottobre, sostenuta, attualmente, dal Movimento Cinque Stelle, dai Verdi e dalla lista civica “Con Lei”. «Cambiare le cose dal basso» è il suo obiettivo.

“La Busto che vorrei”

La sua Busto è «una città vicina all’Europa, inclusiva e a misura d’uomo», che valorizza «le piazze e il liberty» e offre «luoghi di aggregazione ai giovani» ma anche «sicurezza ai pendolari nelle stazioni» e «servizi pre e post scuola» per le famiglie che lavorano, che guarda alla città metropolitana di Milano, e non solo per essere «collegata meglio» e che punta sulla «trasparenza» e sulla «partecipazione attiva» dei cittadini.

La sfida

Le prime uscite pubbliche da candidata sindaca, prima alla firma della “Legge Stazzema” contro la propaganda nazifascista, e poi alla manifestazione “No inceneritore” a Borsano. La sfida è iniziata: «Per cambiare passo occorre cambiare mentalità – afferma Amanda Ferrario – occorre cambiare il governo della città che, ormai da troppi anni, è cristallizzato e immobile. Occorre avere una visione sistemica e inclusiva. Per farlo non basta essere opposizione: bisogna essere visionari e innovatori. Insieme si può».

La ripartenza di Busto

«No alle polemiche legate al malgoverno della città – l’appello di Amanda Ferrario – è ora di voltare pagina e cominciare a costruire. Negli ultimi anni, a parte qualche rotonda, la nostra città ha vissuto un degrado crescente. La chiusura degli impianti sportivi della piscina Manara, l’incuria e l’abbandono dell’area dell’ipotetico palaghiaccio, la lontananza dalla sfera di influenza della città metropolitana di Milano».

Largo ai giovani

Da dirigente scolastica li conosce meglio di tutti, e vuole «riportarli in città» e valorizzarne le potenzialità, sfidando anche la retorica sul disagio e sul degrado che provocano. «Hanno una marcia diversa, ma bisogna investire su di loro, dare loro luoghi e responsabilità per farli crescere. La fascia dai 25 ai 40 anni oggi è completamente assente» dal dibattito politico.

Sì alla cultura al Borri

Amanda Ferrario dice «sì» all’ipotesi di realizzare spazi culturali all’ex Calzaturificio Borri, che ha fatto discutere dopo la scelta dell’amministrazione di progettare un auditorium per la musica nell’ambito del bando di rigenerazione urbana. «Ottima idea per creare un fermento culturale, ma va concretizzata credendoci e trovando le risorse».

L’unità del centrosinistra

E in attesa del dialogo online con l’altro candidato Maurizio Maggioni (Pd), fissato per il 6 aprile, la candidata di M5S-Verdi si dice favorevole all’unità del centrosinistra, partendo da un «progetto comune e condiviso». Il tempo non manca: «Da qui a ottobre è lunga – chiarisce Amanda Ferrario – possibile una riunificazione? Se lo vuole assolutamente sì, basta mettersi intorno ad un tavolo e decidere qual è l’obiettivo. Se l’obiettivo è governare…».

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