Busto, non c’è intesa a sinistra: «Percorsi separati» tra PD e M5S-Verdi-SI. Per ora

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Maurizio Maggioni, candidato del PD, e Amanda Ferrario, candidata di M5S-Verdi-ConLei

BUSTO ARSIZIO – «Percorsi separati», ma il dialogo continua. Sul fronte alternativo al centrodestra di Busto non si è raggiunta un’intesa su una coalizione e una candidatura a sindaco unitaria: il PD non arretra sul nome del presidente Auser Maurizio Maggioni, mentre l’alleanza tra Movimento Cinque Stelle, Verdi e Sinistra Italiana insiste sulla figura della preside Amanda Ferrario. «Per ora i percorsi rimangono separati, ma ci aspettiamo una prosecuzione del dialogo almeno sui temi nell’interesse di tutta la città» dichiara il segretario cittadino del PD Paolo Pedotti, confermando la «volontà di dialogare con chi si è detto disponibile a farlo concretamente». La porta ancora non è chiusa, perlomeno a quella parte della coalizione di sinistra che «avrà un approccio costruttivo». E resta sul tavolo l’ipotesi delle elezioni primarie per il candidato sindaco, su cui però i 5 Stelle non “ci sentono”.

«Percorsi separati»

In una nota, il PD di Busto Arsizio fa sapere che «gli incontri degli ultimi giorni tra il Partito Democratico e la coalizione 5Stelle, Sinistra Italiana e Verdi hanno visto i due schieramenti alternativi al centrodestra confermare le scelte più rilevanti sui temi da affrontare in campagna elettorale, sulla visione della città e sulle figure dei candidati sindaci. I percorsi continueranno separatamente, ma il PD conferma la volontà di dialogo con chi nella coalizione 5S-SI-Verdi avrà un approccio costruttivo». Insomma, la porta rimane aperta, e l’impressione è che si voglia puntare sulle ali più concilianti tra gli interlocutori a sinistra per non chiuderla definitivamente.

Avanti con Maggioni

«Il Partito Democratico ha ribadito la volontà di sostenere fino in fondo la candidatura di Maurizio Maggioni, presidente dell’Auser cittadina ed ex consigliere regionale, in quanto figura di esperienza politico-amministrativa che negli ultimi anni ha vissuto nel mondo delle realtà associative e del terzo settore – spiega il segretario del PD cittadino Paolo Pedotti – allo stesso tempo abbiamo confermato la volontà di dialogare con chi si è detto disponibile a farlo concretamente, ponendo però una questione di metodo sia sulla discussione sui temi sia sulla scelta del candidato sindaco».

I temi e le primarie

Da un lato, sui contenuti, l’apertura del Partito Democratico è infatti «condizionata al raggiungimento di un’intesa generale sulla visione della città – spiega Pedotti – che al momento non vediamo in quanto la sensibilità di almeno una parte della coalizione 5Stelle-Sinistra-Verdi risulta molto incentrata sui temi ospedale unico e Accam, che per noi non sono gli unici temi attorno ai quali si costruisce una nuova amministrazione per la città». Dall’altro, sul candidato sindaco, il segretario Dem chiarisce che «qualora il dialogo con almeno una parte della coalizione produca effetti positivi, rimane la questione di metodo sulla scelta del candidato: il nostro statuto in caso di più candidati prevede le elezioni primarie, che abbiamo portato al tavolo senza ottenere però riscontri particolarmente significativi».

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