Impianti, società e atleti d’eccellenza: Busto è “Città europea dello sport 2023”

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BUSTO ARSIZIOBusto Arsizio è stata nominata Città Europea dello Sport 2023: ad annunciare l’investitura oggi, giovedì 2 settembre, a Palazzo Gilardoni alla presenza del consiglio comunale e delle società sportive è stata l’assessore allo Sport Laura Rogora insieme all’europarlamentare Isabella Tovaglieri e al sindaco Emanuele Antonelli. Come ha ricordato Simone Pintori, commissario di ACES Europe, organismo internazionale che assegna il prestigioso riconoscimento, Busto si afferma sempre più come «locomotiva dello sport» in provincia di Varese e tra due anni sarà l’unica città lombarda a poter vantare il titolo ricevuto.

Un cammino iniziato due anni fa

«Si fa presto a dire Città Europea dello Sport», ha esordito Rogora. «Ma anche usando titoli roboanti non si può andare avanti, se sotto non c’è sostanza. Perché Busto ha ricevuto questo titolo? Per una serie di impianti di eccellenza, società storiche e atleti di altissimo livello. Quanto a noi, faremo tutto quello che è in nostro potere per onorarlo».
Come ha spiegato Pintori, «il riconoscimento giunge dopo un percorso di due anni, iniziato su invito formale di Rogora e Tovaglieri. A riguardo è stato fatto un grande lavoro: per noi spicca come elemento fondamentale la capacità di trasmettere i valori universali dello sport, coinvolgendo una comunità: Busto sta diventando la locomotiva di quella che è la provincia più titolata della storia che, alla pari di Milano, vanta sette di questi attestati».

Mettere gli atleti nelle condizioni di allenarsi

«In una provincia che sta diventando la culla dello sport c’è tanto da fare, e bisogna coinvolgere tutte le sue anime nel territorio», ha aggiunto il commissario Aces. Tra i fattori che hanno colpito l’associazione con sede a Bruxelles ci sono l’impegno rivolto agli impianti e le possibilità date alle società sportive di crescere ma, ha sottolineato Pintori, «questo titolo è anche un fardello, perché noi vigileremo».
«Non ho fatto altro che innescare la scintilla: ma questo risultato non sarebbe stato possibile senza il sostegno dell’amministrazione comunale», ha commentato Tovaglieri. «Sono emozionata ma non sorpresa: il dna di Busto è nello sport, e la sua amministrazione comunale è molto attenta nel mettere gli atleti nelle condizioni di allenarsi dignitosamente. Senza dimenticare un tessuto forte come quello dell’associazionismo».

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Le congratulazioni del presidente del Coni

Antonelli ha letto il messaggio di congratulazioni a lui inviato da Giovanni Malagò, presidente del Coni: “L’investitura arrivata da Aces Europe, presieduta da Gian Francesco Lupattelli, è un meritato premio per gli sforzi profusi dalla tua amministrazione nell’ottica di una promozione capillare del nostro movimento e dei valori che lo caratterizzano”.
«Nel 2023 Busto sarà l’unica città lombarda ad avere questo riconoscimento: non è uno scherzo», ha ribadito Antonelli. «Devo ringraziare le amministrazioni che finora si sono susseguite per i meravigliosi impianti presenti in città. E altri ancora dovranno essere realizzati: non è però facile, tra gli investimenti necessari e i costi di manutenzione. Ma dove si doveva intervenire si è sempre intervenuti, da ultimo è successo alla pista di atletica di Sacconago».

Una piccola olimpiade

«Non so se sarò in carica ma non vedo l’ora che arrivi il 2023», ha aggiunto Antonelli. «Sarà come se fosse una piccola olimpiade: a Busto saranno impegnate tutte le società sportive. Gli impianti senza di loro, e senza gli attori che stanno dietro e che li seguono gratuitamente, non possono funzionare. È un binomio imprescindibile, a cui si aggiunge l’opera svolta dall’amministrazione. Abbiamo sempre lavorato molto uniti: grazie per il lavoro fatto, ancora una volta sono orgoglioso di essere il sindaco di Busto Arsizio». E per lo sport verranno destinate somme maggiori: «Sono certo che aumenteranno per il Pnrr e per i bandi in arrivo: è un ambito per cui sono sempre necessari tanti soldi, in particolare per mantenere gli impianti. Ma anche per dare una mano alle società, a loro non è arrivato tantissimo».

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