Busto, con i lockdown dimezzano le multe. Ma quelle per la sosta calano solo dell’11%

BUSTO ARSIZIO – Verbali di violazione diminuiti del 44%, chiamate al centralino dei Molini Marzoli aumentate del 233%: l’anno della pandemia e dei lockdown rivoluziona il lavoro della Polizia locale di Busto Arsizio. «Ma non si sono fermati un attimo» il tributo dell’assessore alla sicurezza Massimo Rogora. Stavolta non è la festa del patrono San Sebastiano il momento dei bilanci dell’attività 2020, ma la concomitante presentazione dei cinque nuovi automezzi ecologici messi a disposizione del Comando. Ma tra i dati in calo, gli ausiliari della sosta sono una certezza (dolorosa per i multati): hanno staccato 16mila sanzioni, solo l’11% in meno rispetto al 2019, nonostante i mesi del lockdown in primavera.

«Un anno intenso»

«Un anno di intenso lavoro» per la Polizia locale, come fa sapere il comandante Claudio Vegetti. L’impatto dell’emergenza sanitaria si è fatto sentire: «I risultati, ovviamente apprezzabili per l’impegno personale profuso da ogni singolo appartenente al Corpo e da ogni singolo collaboratore amministrativo in forza al Comando, pur non essendo confrontabili con i numeri degli anni passati – sottolinea Vegetti – hanno comunque testimoniato un’enorme capacità di contrasto delle difficoltà operative ed una rara disponibilità personale all’esecuzione dei servizi in un contesto normativo complesso ed emergenziale, non sempre condiviso dalla cittadinanza».

L’impatto della pandemia

I numeri della centrale operativa dei Molini Marzoli sono emblematici: 113.722 chiamate ricevute nel 2020 contro le 34.165 dell’anno precedente, per un incremento “monstre” del 232,9%. Operatori sotto pressione in particolare nei mesi clou dei due lockdown, marzo (23.940 chiamate) e novembre (17.024), quasi tutte «concernenti richieste di chiarimento in merito ai provvedimenti» sulle restrizioni. A queste si aggiungono le oltre 22mila ore di pattugliamento dedicate ai controlli Covid, con 2.940 posti di controllo, 9.139 persone controllate, 847 controlli domiciliari a persone positive al Covid (su richiesta di ATS, medici di base e altri enti) e 4.293 controlli su attività commerciali e produttive e pubblici esercizi, produttive. Riscontrate in tutto 281 violazioni ai Dpcm (per omesso uso delle mascherine, del distanziamento sociale, rispetto della disciplina delle attività).

I dati delle sanzioni

Praticamente dimezzate le multe: nel 2020 sono stati 24.249 i verbali di accertamento delle violazioni “staccati” dagli agenti, a fronte dei 43.178 del 2019, per una diminuzione nell’ordine del 44%. Ma sulle singole violazioni l’impatto dell’anno del Covid è estremamente diversificato: salgono a 2494 i verbali per passaggio con il rosso (contro i 953 del 2019), per effetto dei nuovi photored, ma sono solo 697 le multe per eccesso di velocità, contro le 2790 dell’anno precedente. In calo anche le sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza (485, dalle 1016 del 2019), uso del telefonino alla guida (290, dalle 549 dell’anno prima) e guida sotto effetto di alcol o droghe (24, contro le 60 del 2019). Diminuiscono anche le violazioni in materia di sicurezza urbana, 453 contro le 798 del 2019. In particolare, scendono da 103 a 39 quelle per il consumo di bevande alcooliche.

Gli ausiliari recuperano terreno

Gli ausiliari della sosta sono invece riusciti a recuperare in parte l’arretrato dei mesi di lockdown arrivando a staccare 16mila sanzioni per divieto di sosta contro le 18mila del 2019. In tutto sono stati 18.410 i punti della patente decurtati durante il 2020, con una riduzione contenuta rispetto ai 19.937 dell’anno precedente. In diminuzione per fortuna anche gli incidenti stradali: quelli con feriti sono stati 233, a fronte dei 317 del 2019, mentre si è verificato un incidente mortale anche nel 2020, esattamente come l’anno precedente.

La stangata di San Sebastiano: a Busto 18 mila multe in un anno per la sosta

busto arsizio polizia locale 2020 – MALPENSA24