BUSTO ARSIZIO – «Cacciati con crudeltà». Manifestazione dell’associazione animalista Meta questa mattina all’alba nel parco Alto Milanese. Obbiettivo: assicurarsi come un centinaio di conigli venissero spostati in altra sede, così come stabilito da Regione Lombardia, senza che agli animali fossero causate sofferenze. Gli animalisti hanno bloccato le operazioni di recupero: sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Busto e gli agenti dell’ufficio di polizia locale.
Furetti utilizzati per la caccia al coniglio
Non si è trattato di una battuta di abbattimento dei lagomorfi. I conigli dovevano essere catturati e spostati in altra sede, sempre in aree naturali della provincia di Varese, lontani, però, dai campi coltivati ai quali avrebbero causato danni. A quanto pare il problema stava nel boom anagrafico dei conigli. Non certo un problema da ricondurre agli animali ma a chi li ha introdotti nell’habitat senza tenere conto di un dato noto da secoli. Gli animalisti contestavano che per cacciare i conigli venissero utilizzati dei furetti. Il coniglio è un animale che, in quanto preda, si rintana se in pericolo. I furetti hanno avuto il compito di stanare i lagomorfi. Gli animalisti hanno eccepito che i furetti, nella caccia, avrebbero potuto ferire gli antagonisti. Sul posto sono intervenuti anche dei veterinari. Che hanno certificato come la quota di conigli da catturare e liberare altrove sia stata presa senza ferimenti e che di fatto gli animali non siano stati soppressi o uccisi ma davvero trasferiti in altro luogo che, lontano dalle coltivazioni, sarebbe stato più idoneo a ospitarli. Resta il trauma per gli animali, ovviamente. L’azione degli animalisti (5 o 6 persone in tutto) è stata del tutto pacifica tanto che a loro carico non vi sarebbe alcun provvedimento.