Busto, Del Debbio e il suo libro al Tessile: debutta l’Officina delle Idee 2.0 di Farioli

BUSTO ARSIZIO – Parte subito con il botto la nuova Officina delle Idee di Gigi Farioli. Il primo evento della nuova associazione politico-culturale è in programma venerdì sera, 18 febbraio, alle 20.45 al Museo del Tessile: la presentazione del libro “Le dieci cose che ho imparato dalla vita” di Paolo Del Debbio, giornalista, saggista, anchorman su Rete4 con Dritto e Rovescio. Nel corso della serata, organizzata in collaborazione con la Libreria Ubik di piazza San Giovanni, Del Debbio dialogherà con l’ex sindaco Gigi Farioli e con il giornalista di Malpensa24 Andrea Aliverti. Prenotazioni su eventbrite.

Il libro

Il libro, edito da Piemme, è tra i best seller del momento per la saggistica: Paolo Del Debbio racconta tanti episodi e passaggi significativi della sua vita, dagli anni in seminario all’impegno come docente universitario (da anni ha una cattedra in etica ed economia allo IULM di Milano), dalla stesura del programma politico di Forza Italia ai tempi della discesa in campo di Silvio Berlusconi fino al successo televisivo con una trasmissione che è stabilmente al top dei talk show del giovedì sera. Tra cui anche la toccante vicenda umana del padre Velio, deportato in un campo di concentramento nazista e salvato dagli alleati nel 1945.

L’associazione

“L’officina delle idee 2.0 – al centro la Polis” è il nuovo soggetto che, a partire dall’esperienza della coalizione tra moderati e riformisti che ha candidato Gigi Farioli a sindaco alle ultime elezioni amministrative, rilancia una storica associazione con cui lo stesso Farioli, prima insieme a Gianfranco Bottini negli anni ’90, poi con il senatore Gian Pietro Rossi dopo il 2016, aveva animato numerose iniziative attorno alla politica. «Un’associazione che vuole essere inclusiva e allargata – la definisce Farioli – ma che riconosce nel centro il proprio spazio politico di riferimento, per costruire un pilastro culturale liberale attento allo spirito del civismo».

Al centro del campo

«In una politica che si divide agli estremi – spiega Gigi Farioli – di fronte alle risposte “da curva”, noi vogliamo riempire il campo, perché le partite si vincono in campo. Di fronte ad una domanda inespressa e ad un’offerta inadeguata, serve uno sforzo che non può che partire dal basso e dalla capacità di aggregare su idee e progetti. Perché non tutti, anche i giovani, sono indifferenti». L’Officina delle Idee 2.0 è «una chiamata per chi sente di aver qualcosa da dire e non trova luogo in cui essere ascoltati e presentare progetti».

Think tank liberale

Una sorta di think tank che guarda al «civismo non come alternativa ai partiti ma come partecipazione della civis», e che l’ex sindaco definisce «un seme gettato nel campo fertile del terreno arido di Busto Arsizio». Tra i promotori, alcuni esponenti che hanno affiancato Farioli nell’avventura elettorale, come il consigliere Giuseppe Ferrario, il già capolista Franco Binaghi, il primo dei non eletti Nicholas Burchielli (non ancora ventenne), ma anche l’ex presidente del consiglio comunale Diego Cornacchia, che ha steso lo Statuto, e che rivendica il suo ruolo di «ispiratore e suggeritore, prima della discesa in campo di Gigi Farioli e ora di questa esperienza inclusiva che sta già riscuotendo grande interesse anche tra chi milita nei partiti».

I prossimi approfondimenti

Tra i prossimi appuntamenti, un incontro sulla medicina territoriale e la sanità con il contributo di alcuni dipartimenti di forze politiche. E poi sulle politiche giovanili, cercando una partnership con Politics Hub. E ancora, Neutalia e l’economia circolare, il PNRR. «Vogliamo aprire il confronto, coinvolgendo esperti e amministratori, su temi di ampio respiro ma anche locali, su cui oggi non c’è dibattito e approfondimento ma curve e schieramenti di principio» chiarisce Franco Binaghi. «Per avvicinare la gente alla politica e ricoinvolgerla su temi concreti» aggiunge Giuseppe Ferrario. Compresi i giovani, come sottolinea Nicholas Burchielli: «Nella mia generazione avverto perplessità sulla politica ma anche voglia di incidere e trovare punti di contatto. Politica e giovani possono parlare la stessa lingua».

busto arsizio paolo del debbio – MALPENSA24