Busto, giro da 1.200 chili di droga, codici e numeri criptati: i segreti dello spaccio

BUSTO ARSIZIO – Parte dall’operazione Alleanza, che ha sancito l’accordo a Busto tra mafia gelese legata alla Stidda e alla ‘ndrangheta, la maxi operazione antidroga Vecchia Guardia che all’alba di oggi, giovedì 23 maggio, ha portato all’arresto di 10 persone tra marocchini e italiani. A seconda della tipologia e del quantitativo di stupefacenti, gli spacciatori usavano un linguaggio in codice per definirli, come “Super” e “Lavazza” per l’hashish più pregiato e “Bianca” per la cocaina. L’operazione Alleanza, aveva scoperto l’esistenza di un gruppo criminale dedito alla vendita di hashish e cocaina nelle province di Novara, Milano e Varese, composto da italiani e marocchini. L’organizzazione aveva un giro d’affari di 120mila euro al mese.

Quasi 1.200 chili di droga fatti girare in pochi mesi

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Da quell’indagine i carabinieri del nucleo operativo provinciale di Varese guidati dal maggiore Paolo Tiadina e coordinati dal pubblico ministero di Busto Francesca Parola, hanno sviluppato un secondo filone d’inchiesta, chiamato Vecchia Guardia che oggi, giovedì 23 maggio, ha portato i militari varesini a eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Busto Arsizio, su richiesta della locale procura della Repubblica, nei confronti di 10 persone (8 italiani e 2 marocchini) ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di traffico di ingenti quantità di sostanze stupefacenti. Il provvedimento conclude un’indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Busto Arsizio e svolta dal Nucleo Investigativo dei carabinieri di Varese.

Codici criptati per comunicare i nuovi numeri di telefono

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L’indagine, si chiama Vecchia Guardia per la presenza di alcuni indagati molto noti nell’ambiente del traffico di stupefacenti (già a partire dagli anni ’80), ha consentito di far luce sulla presenza, in provincia, di tre gruppi criminali dediti all’importazione di ingenti quantità di hashish e marijuana da rivendere all’ingrosso, mettendo in atto una reciproca collaborazione finalizzata a reperire lo stupefacente di migliore qualità al minor prezzo sul mercato (stimato in un volume di affari pari a circa 100 chili di stupefacenti al mese). Le indagini di natura tecnica, unite ai tradizionali servizi di pedinamento e osservazione, hanno permesso di chiarire che lo stupefacente – grazie ad alcuni intermediari di origine marocchina residenti nell’area di Busto Arsizio e Legnano – proveniva dal Marocco transitando in Spagna, e successivamente veniva rivenduto all’ingrosso sul mercato di Varese e Milano. «Abbiamo collaborato con la guardia civil spagnola – ha spiegato il maggiore Tiadina – Ricostruendo i passaggio dello stupefacente da confine a confine». I quantitativi della droga importata fanno impressione:  nel corso delle indagini i carabinieri hanno sequestrato 60 chili di droga, tra hashish e marijuana. Quale riscontro dell’attività illecita, i carabinieri della provincia di Varese hanno arrestato (nella flagranza del reato) 5 persone (tra i quali uno degli odierni arrestati). Inoltre, a due degli attuali indagati (un 60enne varesino ed un marocchino del legnanese), è stata contestata l’importazione di due ingenti partite di stupefacente: rispettivamente i 1190 chili di hashish sequestrati il 26 febbraio 2016 a Legnano dall’allora nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Pavia, e i 710 chili di hashish sequestrati il 5 dicembre 2016 a Melegnano  dal nucleo operativo radiomobile di Novi Ligure. I militari hanno anche smascherato un efficace sistema di cifratura degli sms utilizzato per scambiarsi reciprocamente le nuove utenze telefoniche da utilizzare, così da poter conversare in sicurezza: stabilito precedentemente un codice alfanumerico, i criminali ricevevano un sms apparentemente incomprensibile che una volta decodificato, rilevava la nuova utenza telefonica pulita da dedicare all’attività criminale. Sono state inoltre eseguite 11 perquisizioni nelle province di Varese e Pavia a carico di altrettanti indagati, in esito alle quali un 55enne di Castellanza è stato trovato in possesso presso la sua abitazione in Olgiate Olona di oltre 2 chili di hashish e pertanto arrestato nella flagranza di reato.

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