BUSTO ARSIZIO – “Soldi o vi brucio il negozio”. Aveva preso di mira un’edicola cartoleria di Busto con estorsioni di denaro e pesanti minacce: denunciata, aveva alzato il tiro del ricatto, alludendo di appartenere ad un’imprecisata ma pericolosa famiglia. “O ritirate la denuncia o vi taglio la gola”. Alla denuncia, per Luana Conforti, 43enne, era seguito l’arresto come chiesto dal pubblico ministero di Busto Arsizio Nadia Calcaterra che ha coordinato le indagini. E oggi, giovedì 24 marzo, è arrivata la condanna a 4 anni in primo grado con rito abbreviato.
Protezione dopo il furto
La donna era accusata di estorsione (consumata) e tentata violenza privata. I fatti contestati risalgono al marzo 2021. I gestori di un’edicola-cartoleria in città avevano avuto un’amara sorpresa constatando che, nottetempo, dei ladri erano penetrati nel negozio rubando denaro, merce in vendita, biglietti dell’autobus e un PC portatile. Un “appiglio” per consumare l’estorsione. Pochi giorni dopo la donna si presentava di fronte agli esercenti, affermando non solo di conoscere l’identità del ladro e di poter far loro riavere il maltolto ma anche di poter garantire che il negozio non avrebbe più subito razzie o danneggiamenti, e chiedendo del denaro come una sorta di “ricompensa”. Richiesta che gli edicolanti, turbati, hanno assecondato dando alla donna poche decine di euro.
Vi brucio il negozio
L’indomani la stessa donna si è presentata chiedendo altro denaro. Richiesta, questa volta, respinta dai negozianti, che a loro volta hanno minacciato di chiamare la Polizia. Per tutta risposta la donna, pur allontanandosi subito dopo, ha asserito che avrebbe fatto bruciare il negozio. Passati pochi giorni la 43enne è tornata a far visita alle vittime, che la informavano di aver effettivamente sporto denuncia contro di lei. La replica era stata che, se la denuncia non fosse stata ritirata, avrebbe incendiato il negozio e tagliato loro la gola. E’ andata diversamente. E dopo l’arresto è arrivata la condanna a 4 anni.