Busto, fuga spericolata su una BMW: italiani prestanome e pusher nordafricani

busto polizia

BUSTO ARSIZIO – Capita sempre più spesso che i malfattori, una volta fermati dalle pattuglie delle forze dell’ordine, scappino con i mezzi più disparati. Eppure negli ultimi mesi la Polizia di Stato di Busto Arsizio si è imbattuta nei più singolari inseguimenti: da una BMW falsamente denunciata da dei prestanome italiani e data a spacciatori nordafricani, fino a un monopattino rubato da un giovane pusher di origini tunisine.

Inseguimento ad alta velocità

Il primo evento ripercorso dalla Polizia di Stato di Busto Arsizio risale allo scorso 24 aprile, quando le forze dell’ordine hanno intrapreso un inseguimento spericolato di alcuni invididui su una BMW che si aggirava a Castellanza, nelle vicinanze di questi boschi ormai fin troppo noti per lo spaccio di droga. Appena vista la pattuglia, il conducente ha accellerato ed effettuato un pericoloso sorpasso, mentre il passeggero lanciava dal finestrino un sacchetto che, purtroppo, non è stato possibile recuperare.

E’ iniziato così un inseguimento ad alta velocità e con numerosi e spericolati sorpassi, terminato a Cislago, all’ingresso della Pedemontana, dove la BMW è stato ritrovata dagli agenti schiantata contro il guard-rail, con le chiavi di accensione inserite e le portiere aperte. I conducenti erano scappati a piedi, ma i poliziotti di via Foscolo hanno recuperato l’auto per effettuare i rilievi di polizia scientifica e gli accertamenti sul proprietario, poiché non risultava alcuna denuncia di furto.

False denunce e spaccio nei boschi

Ecco quindi che l’analisi delle impronte digitali ha permesso di risalire all’identità di uno dei presunti guidatori, un cittadino marocchino di 20 anni in Italia senza fissa dimora, che è stato quindi denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Sono poi stati fatti degli accertamenti sul proprietario dell’auto, un pregiudicato italiano residente a Milano e, grazie alla collaborazione tra il commissariato della polizia di stato e la sottosezione della polizia stradale di Busto, gli agenti hanno scoperto comportamenti molto simili negli ultimi mesi. L’uomo, infatti, aveva denunciato il furto della BMW poche ore dopo l’inseguimento, riferendoperò circostanze di tempo e di luogo assolutamente incongrue.

Dalle indagini svolte parallelamente dai due uffici della Polizia di Stato è quindi emerso che, secondo un collaudato copione delinquenziale, vetture di grossa cilindrata formalmente intestate a italiani che si prestano a fungere da prestanome vengono di fatto utilizzate da pusher nordafricani per raggiungere i boschi dello spaccio e fuggire ai controlli delle Forze dell’Ordine. Quando l’auto deve essere abbandonata il proprietario nominale si affretta a denunciarne il falso furto.

La fuga in monopattino

La seconda fuga è stata invece registrata lo scorso lunedì 23 maggio, a bordo di un monopattino elettrico, rubato al proprietario che lo aveva messo sotto carica e legato con una catena prima di entrare in un supermercato. Durante la spesa un uomo, notato dall’addetto alla vigilanza, ha tranciato la catena ed è fuggito. Gli agenti, sentita la descrizione del ladro e la direzione di fuga, hanno immediatamente capito che si trattava di un pregiudicato tunisino di 24 anni da loro più volte denunciato per reati contro il patrimonio e si sono messi all’inseguimento, trovandolo poco lontano ma senza il monopattino.

Sottoposto a perquisizione, durante la quale gli sono state trovate dosi di hashish e cocaina per uso personale, l’uomo ha ammesso di aver rubato il mezzo e di averlo già venduto a un connazionale. Sentita la descrizione dell’acquirente, ancora una volta i poliziotti hanno capito che si trattava di un secondo tunisino di 21 anni e con vari precedenti, si sono messi subito sulle sue tracce e lo hanno raggiunto, recuperando e restituendo al proprietario il monopattino con tanto di caricabatteria. Dei due nordafricani, il primo è stato denunciato per furto aggravato e segnalato per il possesso delle droghe, il secondo deferito per ricettazione.

busto arsizio polizia inseguimento spaccio – MALPENSA24