Busto, giallo di via Canale: la giovane uccisa da un cocktail di farmaci e alcol

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BUSTO ARSIZIO – Nessun segno di violenza. Quanto meno di violenza fisica. Alle 8.30 di oggi, mercoledì 28 agosto, è stata eseguita l’autopsia sul corpo della giovane romena di 20 anni ritrovata cadavere nel pomeriggio di lunedì 26 agosto in un campo vicino a via Canale, tra Busto, Samarate e Magnago. Per il referto ufficiale bisognerà attendere tuttavia, le prime informazioni, confermerebbero l’ipotesi considerata primaria dagli inquirenti: quella del suicidio.

E’ morta in quel campo?

Sul cadavere della ragazza, trovato in stato di decomposizione (processo quasi certamente accelerato dal gran caldo dei giorni scorsi), non sono stati riscontrati i segni di un’aggressione. Nessun colpo di arma da fuoco o di arma da taglio. Nessun trauma inferto da terzi con un corpo contundente o a mani nude. Le indagini, condotte dagli uomini della polizia di Stato del commissariato di Busto Arsizio, e coordinate dal pubblico ministero Flavia Salvatore, da subito erano andate nella direzione del gesto volontario. La giovane si sarebbe tolta la vita ingerendo un cocktail di farmaci e alcol. Nel suo recente passato ci sono sei tentativi di suicidio, l’ultimo a inizio agosto (anche in quel caso la ventenne aveva ingerito dei farmaci), spia di un calvario durato anni. La ragazza, appena tredicenne, era stata stuprata dall’allora compagno della madre che era poi riuscito a sfuggire alla giustizia tornando in Egitto, suo paese natale. La giovane non viveva con i famigliari, con i quali non c’erano praticamente rapporti. Aveva un fidanzato, a sua volta seguito dal Cps, con il quale avrebbe avuto un litigio poco prima di togliersi la vita. Resta da accertare un ultimo dettaglio: se la giovane si sia suicidata in quel campo, come gli inquirenti ipotizzano, oppure se vi sia stata portata da qualcuno, già cadavere scenario marginale ma che gli investigatori stanno comunque vagliando.

busto giallo via canale – MALPENSA24