BUSTO ARSIZIO – Settimana dell’educazione civica, gli studenti dell’ITE Tosi puliscono la scuola. E spazzano via le polemiche sulla sospensione delle assemblee autogestite. «Ci siamo rimboccati le maniche. Come fanno, ogni giorno, tanti studenti della nostra scuola» rivendica uno dei rappresentanti d’istituto, mostrando le immagini dell’ora dedicata alla pulizia degli spazi comuni da parte di una quarta dell’ex “ragioneria” di viale Stelvio. Una risposta (indiretta) alla dura reprimenda della preside Amanda Ferrario, che aveva scritto: «È normale pensare che si possa lasciare qualsiasi cosa in giro, sporcarla, non averne cura.. tanto c’è sempre qualcuno che poi raccoglie i resti?».
L’esempio della quarta ASIA
«Ultimamente si è tanto sentito parlare di una situazione di tensione tra Studenti e Dirigenza all’interno del Tosi, dovuta ad una mancanza di cura ed attenzione per l’ambiente scolastico – spiega Stefano Metta, rappresentante d’istituto e alunno della classe quarta ASIA – indipendentemente da tutto quello che viene riportato da terze parti noi studenti ci siamo semplicemente rimboccati le maniche e, in concomitanza con la settimana di educazione civica, abbiamo voluto dimostrare il nostro essere cittadini educati ed attenti al nostro ambiente educativo. In questo caso particolare è stata la mia classe, la 4 ASIA, ad adoperarsi nella pulizia dell’istituto, ma sono innumerevoli gli studenti che si prendono cura della nostra scuola, ogni giorno».
Un’ora per la pulizia degli spazi comuni
«Nel corso della settimana scorsa, dedicata ad educazione civica, abbiamo affrontato diversi temi tra i quali l’importanza del rispetto per l’ambiente che ci circonda – aggiunge Emma Colombo, rappresentante di classe della quarta ASIA – l’altroieri, giovedì 9 marzo, guidati dalla professoressa Tullia Giardino, abbiamo dedicato un’ora alla pulizia degli spazi comuni della nostra scuola per dimostrare con i fatti che, se ognuno di noi rispetta l’ambiente comune scolastico, vivere la scuola ogni giorno risulterà molto più gradevole per tutti».