Busto Grande rivendica un ruolo in maggioranza. Ma sta all’opposizione

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BUSTO ARSIZIO – «Un posto in maggioranza? Per quanto fatto e dimostrato, nessuno si straccerà le vesti se diciamo che ci spetta e ce lo siamo meritato». Le parole sono del portavoce Matteo Sabba, ma rispecchiano il pensiero di tutto il direttivo di Busto Grande composto oltre che dal consigliere Paolo Efrem e dall’ex consigliere Matteo Tosi, anche da Roberto Orlando, Antonio Corrado e Lino Lunardi. Insomma la storia è più o meno la stessa da quando si è insediato il sindaco Emanuele Antonelli: Busto Grande ha l’ambizione di veder riconosciuto il lavoro fatto, ma non ci sono spazi politici per farlo. Al momento nemmeno un pertugio e crearlo vorrebbe dire sacrificare, oltre che un esponente di partito all’interno della giunta, anche quell’equilibrio politico tra Forza Italia e Lega, che si è cercato e trovato non senza fatica. E allora Busto Grande che fa? «Quanto abbiamo sempre fatto», dicono loro. «Cerca di alzare il prezzo», dicono altri, ovvero coloro che guardano con interesse all’evolversi di una situazione che sembra ingarbugliata, ma che, per ora, vede il sindaco Antonelli saldamente in sella. Durante la conferenza stampa gli esponenti di Busto Grande hanno anche messo sul tavolo i temi sui quali continueranno a lavorare: sul garante dei detenuti, il gioco d’azzardo, il dormitorio dei clochard, viabilità e partecipazione popolare.

Avanti così: opposizione e dialogo

La prima cosa sottolineata da Busto Grande è stata la loro anima civica, un segno distintivo del loro modo di muoversi al di fuori da ogni schema politico e che, in due anni e mezzo (campagna elettorale compresa) li visti ha visti passare da primo sponsor del sindaco Antonelli all’opposizione, passando da una presenza in maggioranza a volte critica: «Siamo stati noi a voler la sua candidatura anche se ora staremo all’opposizione e valuteremo di volta in volta ogni singolo provvedimento. Alcuni risultati sono stati raggiunti, ma non possiamo che esprimere il nostro disappunto sul suo atteggiamento politico, troppo spesso vittima di condizionamenti esterni». Sabba poi spiega che Busto Grande non cambierà atteggiamento nemmeno con la maggioranza, ovvero si parla con tutti: «Con i due “capitani di Lega e Forza Italia, ma anche con Diego Cornacchia del gruppo misto e Mariangela Buttiglieri di Fdi».

I rapporti con le minoranze

Quando invece Busto Grande parla dei rapporti con le minoranze, si fa subito un distinguo: un conto sono Pd e 5 Stelle e un conto è Busto Al centro: «Tra i primi due e il gruppo di Luca Castiglioni c’è una bella differenza, anche se anche se giovedì scorso tutti hanno sbagliato i calcoli, scegliendo di non partecipare al voto del bilancio per mettere in impasse l’amministrazione. In politica, però, chi abbandona perde. E l’abbandono di BaC, nonostante i pettegolezzi che giungono da palazzo Gilardoni, lascia pensare che non possano partecipare a nessun nuovo esecutivo. A meno che il loro apporto non voglia manifestarsi attraverso l’intenzione di gestire qualche società che oggi arranca, (Agesp servizi strumentali?, ndr) dato che all’interno del gruppo capeggiato da Gianluca Castiglioni ci sono persone che in passato sono state al servizio della Città contribuendo a rilanciare qualche “partecipata”».

 

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