
BUSTO ARSIZIO – “Nuova” area delle Nord, i dubbi del candidato PD Maurizio Maggioni sul futuro del mercato, sul trasporto pubblico di collegamento alla stazione e sulla “promenade”. E due certezze, sulla “messe” di finanziamenti ricevuti negli ultimi mesi dal Comune: la prima è che le proposte dell’amministrazione sulle incompiute del centro sono «segnate dall’improvvisazione». La seconda è rivolta ai cittadini di Busto, ai quali l’esponente Dem ricorda: «Lo sviluppo della città è connesso alle prospettive dell’Europa. E che i bandi che hanno portato 41 (più 15) milioni a Busto sono stati firmati dai ministri PD Gualtieri e De Micheli».
I bandi? Grazie all’Europa
Sui numerosi progetti finanziati tra area delle Nord ed ex Borri, Maurizio Maggioni coglie prima di tutto «l’occasione per ricordare ai residenti bustesi che il destino e lo sviluppo della nostra città è strettamente connesso alle prospettive politiche ed economiche dell’Unione Europea e dei Governi nazionali. Gentiloni, Sassoli, il Governo Conte-2 e il governo Draghi sono stati i passaggi fondamentali che hanno creato una nuova politica in Europa e in Italia, con il superamento dei vincoli al debito dei bilanci nazionali e poi con l’istituzione di un debito europeo che ha reso possibile la Next Generation. Gli ultimi bandi, dei cui finanziamenti Busto potrebbe fruire, sono stati firmati dai ministri Gualtieri e De Micheli». Entrambi esponenti del Partito Democratico.
«Operazione trasparenza»
All’amministrazione comunale il candidato Dem rivolge un appello: «Il Comune deve fare ora la sua parte perché le opere garantiscano un reale cambiamento sociale ed economico e perché la disponibilità di tante risorse finanziarie, alle quali mi auguro si aggiungano altre, nell’ambito del PNRR, siano oggetto di una “operazione trasparenza” che deve essere appositamente definita nelle sue modalità». Sui progetti però non mancano perplessità: «Le proposte del Centro sono state segnate dall’improvvisazione, mentre quelle che si inseriscono nel Master Plan del comparto delle Nord ripropongono alcune considerazioni».
I dubbi sull’area delle Nord
Sono tre in particolare le perplessità di Maggioni sul Masterplan delle Nord. Il primo è sul futuro del mercato settimanale, visto che per l’area ad esso dedicata di piazza dei Bersaglieri «viene modificata l’accessibilità e la dimensione in modo tale da metterne in discussione la sua funzione più popolare». Il secondo riguarda il trasporto pubblico che collegherà la “nuova” stazione Nord, che sarà «simile a quella di una metropolitana in pieno centro cittadino, e ne modificherà profondamente l’accessibilità». Diventerà un hub, che «per gli utenti di tutti i quartieri da Borsano a Beata richiederà una trasformazione del servizio di trasporto locale più capillare e frequente, una vera rivoluzione per Busto, cenerentola del TPL, ed un sistema di mobilità dolce che non si limiti ai percorsi cittadini perimetrali». Infine, la “promenade”, che per Maggioni «deve diventare un’area di connessione, cosa che richiede contemporaneamente una modifica del contorno dell’esistente, per evitare rimanga un’area attrezzata isolata».
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