Bene Comune e Siamo Fagnano all’attacco sul Galfra: «Fermati i lavori»

FAGNANO OLONA – «Fermate il cantiere del Galfra: manca l’ok della Sopraintendenza», a sollevare la questione sono i referenti di Fagnano Bene Comune Paolo Carlesso e di Siamo Fagnano Marco Baroffio. Al campo sportivo, con l’inizio dei lavori, sono tornate le polemiche sull’intervento. Tanto che i due ex consiglieri di opposizione (che alle prossime elezioni andranno ognuno per la propria strada), continuano però a condurre la comune battaglia per la difesa del parco delle Rimembranze e del monumento dei Caduti.

A risollevare il polverone, che sembrava sopito, è stato l’allestimento del cantiere e l’arrivo delle ruspe. «L’intervento deve essere fermato – sostengono Carlesso e Baroffio – perché manca il via libera definitivo della Soprintendenza». Non solo, aggiunge Paolo Carlesso: «Stanno procedendo con il posizionamento di due torri fari alte 17 metri ognuna troppo a ridosso del monumento. Impianti che non erano nemmeno previsti nel progetto, tanto che è stato chiesto un parere proprio alla Soprintendenza. Che non è arrivato».

Si riaccende la polemica

L’ampliamento del Galfra è stato uno degli argomenti fonte di battaglia durante il mandato Catelli tra il centrodestra e le forze di minoranze. Posizioni opposte che non si sono mai avvicinate di un centimetro. Tanto che  ora, con l’inizio dei lavori, gli ex consiglieri di minoranza sono tornati all’attacco. «I lavori – conclude Carlesso – vengono portati avanti nonostante manchi un importante nulla osta. Abbiamo prodotto una dettagliata documentazione e provato che l’intervento va a impattare sia sul parco delle Rimembranze, sia sul monumento ai Caduti e perfino sul vicino cimitero. Ci sembra che qui si voglia approfittare del periodo estivo per non prendere contatti con il sovrintendente e dirimere la questione».