Busto, Iadonisi: «Agesp sana, Neutalia da riconvertire verso l’economia circolare»

Francesco Iadonisi

BUSTO ARSIZIO – «Questo è il momento peggiore per assumersi questa responsabilità, ma è una sfida che sarà ancor più gratificante vincere. Agesp Spa è un’azienda sana, che ha delle grandi potenzialità». Sintetizza così la sua avventura, ad un mese dall’insediamento, Francesco Iadonisi, neo amministratore unico della società partecipata bustocca che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti, e che detiene un terzo di Neutalia, la newco che gestisce l’inceneritore di Borsano. «Confido in un progetto di riconversione che guardi sempre più verso l’economia circolare» ammette Iadonisi, nominato in “quota” Lista Antonelli, la formazione consiliare di cui è coordinatore.

Iadonisi, cosa ha trovato in via Marco Polo?
«A un mese dall’inizio di questa avventura posso confermare che Agesp Spa è un’azienda sana, con delle grandi potenzialità. C’è da fare un lavoro che deve interfacciarsi con uno spirito diverso da quello attuale, ma credo che da qui ai prossimi tre anni ci sarà modo di dare prova di un cambiamento».

Con l’attuale congiuntura, tra caro materie prime e caro energia, non le è capitata una sfida “comoda”…
«Sicuramente è il momento peggiore per assumersi una responsabilità del genere, ma sono anche convinto che, a fronte di queste difficoltà, se ci sarà la possibilità di uscirne vincenti, o quantomeno di non sopperire a questa situazione, sarà ancora più gratificante. Devo ringraziare il sindaco che mi ha dato l’opportunità di poter dare prova di essere capace di dare un contributo, ma anche il mio datore di lavoro, il dottor Tiziano Barea, che ha accettato la mia scelta di portare avanti questa sfida».

Lei è dirigente in un’azienda privata, intende portare in Agesp lo spirito del management privato?
«Sono nato e ancora oggi vivo l’ambito del privato, e non intendo cambiare il mio modo di pensare. Agesp come società partecipata ha peculiarità diverse rispetto a un’azienda privata, ciò non toglie che ci siano margini su cui lavorare per armonizzare e avvicinare Agesp sempre di più alla sfida dell’azienda privata».

Di questo aumento di capitale varato dalla giunta cosa ci dice?
«Un’operazione che servirà per un intervento legato a Neutalia e che passerà in consiglio comunale a settembre. Confido in un progetto di riconversione di Neutalia, che sia sempre più vicina all’economia circolare e sempre più lontana dal vecchio modello del termovalorizzatore dell’era Accam».

A proposito del “core business” di Agesp Spa, la raccolta rifiuti, ha già pensato a iniziative da mettere in campo?
«Ho alcune idee, ora mi devo confrontare con il management e con l’azionista di riferimento, nella figura del sindaco, per poter mettere in piedi un progetto nel prossimo periodo».

Agesp andrà verso il modello della raccolta puntuale?
«Se ne sta discutendo. Ho letto il report dell’esperienza fatta a Sant’Edoardo, che non mi pare sia stata negativa. C’è la volontà di proseguire su questa strada, sappiamo che però che questo modello va a cambiare completamente il metodo di tariffazione, avvantaggiando alcuni e penalizzando altri. Va fatta una seria valutazione, ma l’ultima decisione spetta alla politica, che dovrà decidere se procedere verso l’ottimizzazione della differenziazione del rifiuto o proseguire sulla strada attuale».

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