Busto, il PD: «Buoni spesa e riduzione tasse. Cos’ha fatto l’amministrazione?»

derivati comune busto

BUSTO ARSIZIO – Tre interrogazioni per rispondere a una domanda più in generale: “Cosa ha fatto l’amministrazione per affrontare l’emergenza sanitaria, ma anche la pesante situazione economica che, giorno dopo giorno, si va a delineare?”. Più nel dettaglio: i 433 mila euro del governo per i Buoni spesa come sono stati gestiti nel dettaglio? E ancora: quali azioni sono state messe in campo per sostenere le strutture di assistenza al bisogno presenti in città?

Quali progetti?

Le interrogazioni, che verranno discusse nel prossimo consiglio comunale sono state presentate dal Partito democratico, «poiché – sottolinea il capogruppo dei dem in consiglio Valentina Verga – sappiamo di tante iniziative realizzate dai privati o dalle varie associazioni, ma da parte dell’amministrazione, se si escludono gli interventi in base ai finanziamenti messi a disposizione dal governo, la sensazione è quella di azioni piuttosto limitate». Ad esempio, aggiunge Verga: «Sulle imposte comunali cosa intende fare questa amministrazione per andare incontro alle tante attività che sono ferme ormai da quasi due mesi?». Oppure aggiunge la consigliera Cinzia Berutti: «Abbiamo visto come lo smart working possa essere riproposto anche oltre la stretta emergenza. Vorremmo sapere se esiste un piano per renderlo ancora più organico, oppure se si sta lavorando anche sulle procedure per via telematica in funzione di semplificazione a vantaggio di cittadini e imprese. O se, per quanto riguarda le scuole, si sta già programmando un piano di sanificazione degli ambienti, poiché quasi certamente a settembre si tornerà in aula, ma non si può pensare che sarà tutto come prima».

Sappiamo poco

«Come Partito Democratico abbiamo insistito molto sulla necessità di dare informazioni più dettagliate, ma anche sull’adozione di misure urgenti – spiegano Verga e Berutti – Ma se si rimane a quanto abbiamo appreso dalle comunicazioni ufficiali sui social o sul sito del Comune, ne vien fuori un quadro abbastanza carente dal punto di vista delle risposte. Per questo abbiamo deciso di presentare una serie di interrogazioni per poter avere uno scenario più preciso su come l’amministrazione si è mossa e su come intenderà muoversi per sostenere, per quanto di propria competenza, il periodo di grande difficoltà che si sta delineando».

Le interrogazioni nel dettaglio

La somma che il governo ha destinato per Busto è stata di fatto spacchettata: una parte gestita direttamente da Palazzo Gilardoni e una parte è stata destinata alle associazioni che già operano nell’area del bisogno con l’obiettivo di poter arrivare in maniera più capillare e rapida a dare il sostegno. Una scelta rispetto alla quale il Partito Democratico chiede di avere una serie di precisazioni: quali sono le associazioni del Terzo Settore che hanno lo status di ente; come sono state informate queste realtà sulla possibilità di collaborare con l’amministrazione in relazione alla distribuzione della quota destinata all’emergenza alimentare; quali gli enti coinvolti e con quali criteri si sono stati individuati, ma anche quali modalità di controllo ha messo in atto l’amministrazione per verificare l’operato.

«Sia chiaro – precisa Cinzia Berutti – l’intento è quello di avere informazioni che né noi come consiglieri, né i cittadini, molti dei quali destinatari degli aiuti hanno avuto. Ad esempio non sappiamo se tutte le associazioni che operano a contatto con realtà bisognose sono state coinvolte. Insomma il valore e l’utilità della rete solidale è fuori discussione. Però ci chiediamo se esiste una data base comunale condiviso anche dalle associazioni che possa evitare, come è successo, situazioni di sovrapposizione o in qualche caso di mancanza».

busto pd tasse amministrazione – MALPENSA24