BUSTO ARSIZIO – «Non sappiamo quante volte abbiamo segnalato il problema. Tanto che avevamo perso la fiducia. Oggi (ieri, venerdì 17 gennaio ndr) però quando abbiamo visto che qualcuno è venuto a sistemare quel tombino abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Che però è durato poco. Alla prima macchina che ci è salita con la ruota abbiamo visto e capito che nulla è cambiato».
Siamo in via padre Reginaldo Giuliani, dove da almeno un anno i residenti sono alle prese con un tombino ballerino, rumoroso di notte e pericoloso di giorno, perché, al passaggio delle auto è più volte capitato che l’asfalto sbeccato sia partito come un proiettile.
Un problema, rispetto a tante altre magagne delle strade bustocche, piccolo per dimensioni. Ma che diventa grande considerati i tempi d’attesa dei bustocchi di Sacconago, i quali proprio davanti a queste cose dicono di sentirsi «ancor più periferia e distanti da Palazzo Gilardoni».
«Quel tombino rappresenta un pericolo per tutti – spiegano i sinaghini, che abitano e passano in via padre Giuliani e che hanno inviato a Malpensa 24 la loro protesta con tanto di documentazione fotografica – per le macchine che prima o poi ci lasceranno le gomme, ma anche per chi va a piedi. L’altro giorno al passaggio di un’auto, un grosso pezzo d’asfalto è schizzato via». Ma il tombino non dà problemi solo di giorno. «Anche di notte – raccontano – ogni volta che passa un auto, il disco di ferro sobbalza e fa un rumore al quanto fastidioso».
Quindi?
«E’ almeno un anno che segnaliamo la cosa. E abbiamo anche avuto una serie di rassicurazioni sull’intervento da parte del Comune. Promesse che sono state a lungo disattese». Insomma sembra sia davvero arduo far arrivare il messaggio da Sacconago al municipio. Ma proprio quando ogni speranza sembrava ormai persa, qualcuno ha ascoltato l’appello dei sinaghini di via Giuliani. Però…
La toppa peggio del buco
Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Perché va detto: il Comune è intervenuto per mettere a posto la situazione. Dopo un anno. Ma secondo quanto raccontano i residenti la situazione non è migliorata. Né in apparenza, poiché la cariolata di catrame ha tappato il buco, ma ha anche coperto gran parte del tombino (vedi foto), «che adesso vogliamo vedere se avranno necessità di aprirlo come faranno»; né in concreto.
«Quando ci passa sopra una macchina o il pulmann il tombino continua a muoversi». Insomma la classica toppa che è peggio del buco. «E che – conclude la gente – tra un po’ sarà tutto punto e capo. Poiché quel mucchietto di catrame ha tutta l’aria di durare davvero poco».