Busto, la realtà aumentata farà rivivere il rumore dei telai al Museo del Tessile

BUSTO ARSIZIO – Suoni e immagini dei telai in azione nelle fabbriche dell’ex Manchester d’Italia: sarà sempre più immersiva l’esperienza dei visitatori del Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio grazie alle innovative tecnologie della “realtà aumentata”, che permetteranno di «ricreare l’ambiente della fabbrica con i rumori e le immagini caratteristiche dell’epoca in cui i macchinari esposti nel Museo erano in funzione». Un ulteriore salto di qualità per il suggestivo centro espositivo di via Volta, possibile grazie all’avviso pubblico per la manifestazione di interesse per l’affidamento del servizio di installazioni di realtà aumentata, pubblicato oggi, 22 novembre, dal Comune di Busto Arsizio.

Visite immersive

Il ministro Garavaglia in visita al Museo del Tessile di Busto Arsizio

«Già dal 2013 il Museo ha iniziato un cammino di aggiornamento del percorso espositivo per mezzo di strumenti multimediali – si legge nell’avviso pubblico – in particolare cinque grandi monitor touch screen, posti sui tre piani espositivi, sono a disposizione del pubblico, con la possibilità di attivare contenuti di approfondimento (PPT e filmati) sulla collezione, sulla tecnologia e sulla storia della tradizione tessile, sull’archeologia industriale nel territorio. Inoltre, numerose sono le attività di divulgazione didattica del patrimonio (laboratori, visite guidate) svolte in modo costante nel museo. Tuttavia, per ottimizzare e rendere veramente interessante la visita, specie per il pubblico libero, occorre colmare spazi importanti in ordine alla comunicazione/mediazione del patrimonio. In particolare un aspetto è stato individuato come carente: nella visita alla collezione, è stata rilevata da molti visitatori la mancanza della sensazione del movimento dei macchinari e del rumore che caratterizzava il lavoro in fabbrica. I pezzi esposti si mostrano muti e senza vita, estrapolati, quali sono, dal loro contesto originario».

Arriva la realtà aumentata

Per la ricreazione di rumori, movimento e immagini del contesto originale sono dunque necessari «interventi di realtà aumentata, utili per ricreare la sensazione di movimento e rumore delle grandi macchine e immaginare l’ambiente e il movimento della fabbrica». L’idea dell’amministrazione e dei curatori del Museo è quella di installare «un apparato che riproduca i rumori originali (telai in movimento, sirena di chiamata al lavoro), unitamente a una installazione in grado di proiettare sulle pareti immagini di antichi interni di fabbriche, di operai al lavoro, di esterni di antiche costruzioni industriali, alcune delle quali tuttora riconoscibili dai visitatori in quanto inserite nel tessuto urbano attuale, di strumenti di lavoro antichi, presenti in altri musei o istituti di cultura, e di immagini di opere d’arte che raffigurano il lavoro Tessile nei secoli passati». Strumenti che verrebbero collocati nello spazio del piano terreno, che ospita i grandi macchinari ed è circondato da pareti molto alte, in grado di fare da sfondo adeguato alle proiezioni.

Il Museo del Tessile di Busto nella “Guida al turismo industriale”

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