Busto, la Lega non molla: “Su Agesp vogliamo contare anche noi”

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BUSTO ARSIZIO – La richiesta di revoca della delega su Agesp a Gorrasi è una, non l’unica, delle ipotesi che questa sera il segretario cittadino del Carroccio Francesco Speroni metterà sul tavolo del sindaco Antonelli. Insomma, revoca sì o revoca no, la si metta come si vuole, ma il messaggio che vien fuori è che la Lega stasera dirà: siamo maggioranza e in quanto tale, su Agesp vogliamo contare anche noi. O «essere coinvolti in maniera più collegiale», come ha spiegato Francesco Speroni.

A dir la verità, secondo i ben informati, la questione è già lì sulla scrivania del primo cittadino, poiché pare che questa mattina a Palazzo Gilardoni ci sia stato un primo incontro proprio sulla questione. Dire però come si svilupperà il dibattito è prematuro, anche se lo stesso Carmine Gorrasi, intercettato nel cortile del municipio s’è detto «tranquillo e sereno». Come anche il sindaco Antonelli, il quale ha confidato che aspetta «di sentire e capire cosa mi dirà la Lega sulla questione, tenendo conto che la delega che ho affidato a Gorrasi non è un incarico che dovrà durare tutta una vita». Insomma un po’ dice e un po’ si morde la lingua il primo cittadino. Così come anche Francesco Speroni, che di fronte alla domanda: “E’ vero che chiederete la revoca della delega a Gorrasi?”, risponde: «Non è esattamente così. La questione che affronteremo e su cui faremo delle valutazioni riguarda i rapporti tra Agesp e la maggioranza». Rapporti che in questo momento segnano un 4 a 0 per Forza Italia, che conta tre presidenze e il consigliere delegato all’ex municipalizzata. «Ma non chiederemo posti, tanto che non faremo alcun nome – puntualizza Speroni – fermo restando però che stiamo parlando di Agesp, che è proprietà del Comune e quindi anche noi avremo pur il diritto di dire la nostra. Il nostro obiettivo è trovare una soluzione che permette di avere su Agesp un controllo più collegiale, nel rispetto degli equilibri e delle forze dei partiti di maggioranza. Maggioranza dentro la quale ci siamo anche noi». Insomma, Speroni, ma questo era già trapelato nei giorni scorsi, conferma che non è una questione di nomi, ma di metodo e di numeri. E messa così, la revoca o meno della delega a Gorrasi, a seconda di come andrà il colloquio, può essere l’appiglio per aprire un dialogo, o il sassolino che ha iniziato a rotolare giù dal versante della montagna e via via si trasforma in frana.

 

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