Busto, lo stalker xenofobo aggredisce e insulta i vicini: se sgarra ancora, in galera

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BUSTO ARSIZIO – Uno stalker xenofobo e recidivo aveva seminato il terrore nel condomino in cui vive: per fermarlo, la Polizia emette un’ordinanza di divieto di avvicinamento e comunicazione con le vittime. Aveva iniziato con gli insulti e le aggressioni ad una vicina di casa straniera, ma poi, raggiunto da un ammonimento del Questore, aveva iniziato a rivolgere le sue molestie agli altri vicini, che ai suoi occhi avevano la “colpa” di scambiare qualche parola con la prima vittima straniera. Fino a gettare nel terrore la vita di un’anziana vicina ultraottantenne che non invitava più nessuno a casa e usciva di casa solo dopo essersi accertata che lo stalker non fosse in giro. D’ora in poi potrà fare le scale solo per entrare e uscire dal suo appartamento: se sgarra, stavolta finisce in galera.

Il primo episodio

Una vicenda inquietante su cui la Polizia di Stato ha dato un “alt”, notificando allo stalker, recidivo e particolarmente pervicace, l’ordinanza che gli vieta di avvicinarsi e di comunicare in qualsiasi modo con le sue vittime. Gli agenti del commissariato di via Ugo Foscolo si occupavano ormai da tempo dell’uomo, un italiano di 48 anni, dopo aver ricevuto le lamentele di una sua vicina di casa straniera. Animato da cieca xenofobia, lo stalker la ricopriva di insulti ogni volta che la incontrava per le scale. Tanto pesanti quanto gratuiti, finché, alla reazione della donna esasperata da quel trattamento, l’aveva aggredita strappandole ciocche di capelli e colpendola con calci.

Il nuovo bersaglio

Dopo aver oltrepassato il limite, l’uomo era stato raggiunto da un ammonimento del Questore, che sembrava averlo indotto a più miti consigli. Ma se da allora il suo bersaglio originario, la donna straniera, aveva potuto vivere in modo relativamente più tranquillo, a subire le angherie dello stalker erano stati altri vicini, rei di aver scambiato qualche parola con la prima vittima. Così era arrivato un secondo ammonimento, a tutela di un altro condomino, a cui era stata vandalizzata ripetutamente l’auto parcheggiata in strada e la cui moglie era stata pesantemente insultata.

L’anziana nel terrore

Ma dopo il nuovo intervento delle autorità, il quarantottenne ha cambiato ancora una volta bersaglio, rivolgendo le sue molestie, ingiurie e minacce contro un’altra vicina, una donna ultraottantenne. In più occasioni la poveretta si è vista rivolgere offese irripetibili, minacce di morte, sputi sul viso e contro la porta di casa, bersagliata anche con petardi, calci e pugni. Persino il suo cagnolino non è sfuggito alla furia dello stalker, che lo ha preso a calci. Il tutto, considerata anche l’età della vittima, ha naturalmente gettato quest’ultima in uno stato di totale ansia e terrore: la donna non usciva di casa se non dopo essersi accertata che l’uomo non fosse nelle vicinanze e aveva interrotto tutti i rapporti sociali per timore che parenti e amici potessero incappare nell’energumeno.

Se sgarra ancora, scatta l’arresto

Concluse le indagini del Commissariato di Busto Arsizio, l’uomo è stato raggiunto dal provvedimento, emesso dal GIP e richiesto dalla Procura di Busto Arsizio, che gli consente di trattenersi nelle parti comuni del condominio per il tempo strettamente necessario a entrare e uscire da casa e gli vieta comunque di incrociare i suoi passi con quelli della vittima. Ovviamente, in caso di violazione di queste prescrizioni, stavolta scatterà l’arresto. E a questo punto, per lo stalker xenofobo la “pacchia” è finita.

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