Busto, picchia la compagna, si barrica in casa e minaccia di farsi esplodere

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BUSTO ARSIZIO – Picchia la compagna poi si barrica in casa e minaccia di farsi esplodere: «Vi porterò tutti con me». Soltanto l’intervento degli agenti della polizia di Stato ha disinnescato quella che avrebbe potuto essere, letteralmente, una potenziale bomba. L’uomo è poi stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. Stando ai primi riscontri era ubriaco e sotto l’effetto di stupefacenti.

Botte e morsi alla compagna

Il fatto è accaduto intorno alle 21.45 di ieri, martedì 6 novembre, in viale Boccaccio a Busto Arsizio. A dare l’allarme è stata la compagna del quarantenne, bustese, con numerosi precedenti alle spalle, riuscita a sfuggire alla furia del convivente. Quando gli uomini della Volante del commissariato di Busto Arsizio sono arrivati sul posto hanno trovato la malcapitata sulla strada. La donna era terrorizzata e dolorante: era stata picchiata e morsa dal compagno. Un’ambulanza l’ha trasportata in ospedale dove è stata sottoposta alle cure del caso. Gli agenti, nel frattempo, hanno raggiunto la porta dell’abitazione dove il quarantenne si era barricato.

«Faccio esplodere tutto»

Una porta con un pannello in vetro che ha consentito ai poliziotti di vedere cosa il quarantenne stesse facendo. Era completamente nudo, in cucina. Vicino ai fornelli. Gridando minacce di ogni genere, urlando che l’avrebbe fatta finita, che si sarebbe fatto esplodere portando tutti con sè, il quarantenne ha aperto il gas dei fornelli incastrando le manopole in modo che non potessero essere più chiuse. Quindi ha preso uno stuoino, l’ha arrotolato e gli ha dato fuoco. Pronto davvero a fare esplodere tutto. In quel momento i vigili del fuoco hanno scardinato una finestra e i poliziotti hanno fatto irruzione dentro l’appartamento. Bloccato il gas e aperte le finestre per evitare esplosioni, gli agenti hanno raggiunto il quarantenne che nel frattempo, sempre nudo, si era nascosto in camera sotto le coperte del letto. Il quarantenne s’è scagliato contro i poliziotti insultandoli, «cani, dovete morire» sono tra le parole più riferibili rivolte ai poliziotti, e lanciando loro contro di tutto compresa una lampada appoggiata sul comodino.

Bloccato dai poliziotti

I poliziotti sono riusciti a immobilizzarlo. Vista la situazione l’uomo è stato sottoposto a Tso. Risponderà comunque di resistenza e minacce a pubblico ufficiale, oltre che delle lesioni alla compagna. Sono in corso accertamenti per capire se il fatto sia un singolo episodio oppure sia la spia di una situazione famigliare che potrebbe vedere la compagna vittima di maltrattamenti. In questo caso la posizione del quarantenne si aggraverebbe.

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