All’Olga Fiorini di Busto l’eleganza è un diritto per tutti. La moda diventa inclusiva

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BUSTO ARSIZIO – L’eleganza è un diritto di tutti: lo sanno bene gli studenti dell’Olga Fiorini. La classe terza Tecnico Moda dell’Istituto Acof Olga Fiorini di Busto Arsizio ha infatti accolto con entusiasmo il progetto “Diritto all’eleganza” (foto d’archivio), promosso da Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) sul tema della moda inclusiva. Gli studenti stanno realizzando, infatti, due abiti per persone affette da disabilità motorie che sfileranno insieme a quelli di altre scuole alla fine dell’anno scolastico.

Dalla moda all’inclusione

Il progetto nasce con lo scopo di sensibilizzare i ragazzi rispetto al tema dell’inclusione sociale della persona con disabilità, per affermare il suo diritto ad esprimere sé stessa attraverso la cura di sé, lo stile e la scelta dei capi da indossare. Ancora oggi infatti, nonostante l’abbigliamento rappresenti uno dei tasselli fondamentali nella costruzione dell’identità sociale e culturale di ognuno, le persone con disabilità faticano a trovare abiti alla moda perché è carente l’offerta di capi eleganti e su misura. Molto spesso, quando c’è una disabilità si sacrifica l’eleganza in nome della comodità: questo proprio perché la disabilità diviene elemento preponderante, che assume caratteristiche principalmente legate alla dimensione medico-riabilitativa della persona vista come bisognosa di cure, piuttosto che come persona con una propria vita e scelte personali. Questo è ciò che Rosalia Chendi, presidente Uildm Sezione di Varese, ha spiegato alla classe attraverso alcuni incontri preliminari di sensibilizzazione sul tema, oltre a presentare la realtà dell’associazione e l’idea di una moda accessibile.

La scuola ha il dovere di sensibilizzare

Con questi obiettivi il progetto ha visto gli studenti disegnare degli abiti (che saranno poi realizzati a scuola) in base alle esigenze di vestibilità di persone in carrozzina, modificati nel taglio e in accorgimenti quali cerniere e bottoni per facilitare al massimo chi li indossa e consentire la totale autonomia anche a chi ha limitazioni di movimento. «La scuola ha il dovere di sensibilizzare le giovani generazioni a riconoscere le esigenze e le necessità delle persone diversamente abili, andando incontro alle loro necessità, stimolando un legame tra il mondo della moda e il mondo della disabilità – spiega Giovanna Logozzi, la coordinatrice di indirizzo Tecnico Moda, nonché promotrice dell’iniziativa – Per questo motivo abbiamo accolto con piacere il progetto di Uildm, un’occasione anche per promuovere una sinergia tra il mondo associativo e quello dell’istruzione professionale dei giovani stimolando l’abbattimento delle barriere culturali».

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