Omicidio Maltesi, il figlio di Carol: «Io la mamma non ce l’ho più»

Carol Maltesi

BUSTO ARSIZIO – «Il bambino ha certamente un recente vissuto traumatico. Il danno psicologico c’è ed è incalcolabile. Va costantemente monitorato». Così ha testimoniato oggi, lunedì 12 dicembre, la psicologa che ha in cura il figlio di Carol Maltesi, di soli sei anni, davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Busto Arsizio presieduta dal presidente della sezione penale Giuseppe Fazio.

Danni per un milione di euro

Un danno enorme quello subito dal piccolo. Un danno con il quale dovrà confrontarsi per sempre. La terapeuta ha parlato di danni non materiali indicativamente quantificabili, sul versante economico, in un milione di euro. Maltesi, 26 anni, originaria di Sesto Calende, è stata infatti assassinata nella sua abitazione di Rescaldina, dal vicino ed ex Davide Fontana, che è reo confesso. Fontana dopo aver colpito la 26enne con alcune martellate, le ha tagliato la gola, l’ha depezzata, tenuta in congelatore per due mesi, prima di abbandonarne i resti nel bresciano.

Paura di dimenticarla

La terapeuta ha testimoniato che il piccolo non parla della mamma se non sollecitato. A confronto con altri bambini spiega semplicemente che lui la mamma non ce l’ha più. Alla psicologa ha confidato di temere di potersi dimenticare il viso di sua madre.

Madre meravigliosa

Ascoltati in aula anche i nonni paterni del bambino che hanno descritto Carol come una madre meravigliosa, sempre attenta alle esigenze del suo bambino. Hanno raccontato delle difficoltà di tenere il piccolo lontano dalla Tv e dal cellulare dopo la scoperta dell’omicidio della madre.

Attesa in mattinata la testimonianza di Fontana.

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