Busto, omicidio Mendola: chiesto l’ergastolo per il presunto mandante

matteo mendola

BUSTO ARSIZIO – Omicidio Mendola: chiesto l’ergastolo per il presunto mandante. Il pm di Novara Mario Andrigo, giovedì 31 ottobre, ha chiesto la condanna al fine pena mai, contestando anche l’aggravante della premeditazione, per Giuseppe Cauchi, 53 anni, imprenditore edile processato in Corte d’Assise a Novara quale presunto mandante dell’omicidio avvenuto nei boschi di Pombia la sera del 4 aprile 2017, quando il bustese Matteo Mendola (nella foto), 30 anni, fu ucciso a colpi d’arma da fuoco.

Manca il movente

Gli esecutori del delitto (Antonio Lembo, che materialmente sparò a Mendola, e Angelo Mancino, suo complice nell’omicidio) in primo grado sono già stati condannati a 30 anni con rito abbreviato. Fu Lembo a chiamare in causa Cauchi, indicandolo quale mandante dell’omicidio, salvo poi dichiarare in aula in qualità di teste di non ricordare nulla dell’accaduto. Per il pm, però, Lembo, che avrebbe ricevuto da Cauchi, stando all’accusa, anche 500 euro per finanziare la sua fuga al Sud dopo il delitto, non avrebbe avuto motivo di calunniare Cauchi. Per la difesa di Cauchi, che ha sempre negato il proprio coinvolgimento nel delitto, non ci sarebbe nemmeno il movente a sostegno di un’accusa tanto grave. Il 22 novembre si torna in aula per le repliche e la sentenza.

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