Busto, Reguzzoni: «In via Roma con le bollette che non sanno come pagare»

BUSTO ARSIZIO – «Ogni giorno in via Roma accolgo dai 5 ai 10 utenti che mi portano bollette da 300-400 euro di luce che non sono in grado di pagare». A rivelarlo, durante il convegno sulla riduzione dei consumi energetici a Palazzo Gilardoni, è l’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni, che dalla “trincea” della sede dei servizi sociali tocca con mano quotidianamente le difficoltà delle famiglie di Busto nell’affrontare il dramma del caro-bollette. «Abbiamo messo a disposizione in tempi “non sospetti” il bonus bollette, ormai quasi esaurito – aggiunge l’assessore – sono stati aiutati oltre 700 nuclei familiari, ma non è sufficiente».

L’allarme sociale

«Noi a Busto abbiamo Agesp Energia, che sta evitando i distacchi drastici delle altre compagnie – fa notare Paola Reguzzoni – ma il rischio è che per non interrompere il servizio luce e gas le famiglie vadano in morosità per gli affitti e le spese condominiali». È il classico cane che si morde la coda, perché da una parte o dall’altra poi il problema si ripropone. E l’allarme in via Roma è già attivo: «Per questo invito i colleghi assessori a risparmiare, perché servono fondi per evitare il collasso economico di queste famiglie». In attesa di risposte più sostanziose da Roma, per ora si prova a mettere in campo soluzioni a Busto: «Nel mio piccolo sto cercando di attivare il microcredito, fino a 3-4mila euro rateizzati in modo sostenibile per permettere alle famiglie di andare avanti e alle realtà più piccole di continuare a lavorare – annuncia l’assessore all’inclusione sociale – stiamo lavorando anche per un’agenzia dell’abitare che tenga conto della performance energetica quando si assegnano gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Una sfida sul lungo periodo, ma le bollette nel frattempo continuano ad arrivare». E occorre intervenire.

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