Da Varese a Busto: nasce InOperaFactory, la prima rete lirica della provincia

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BUSTO ARSIZIO – Un ambizioso progetto nato nel 2018 per volontà di Red Carpet Teatro e Giorni Dispari Teatro di Varese e che oggi si allarga al territorio della provincia coinvolgendo il Teatro Sociale di Busto Arsizio e il Teatro Giuditta Pasta di Saronno.

Il ritorno della lirica

La produzione operistica manca da decenni e Varese resta una delle poche province in Italia che non può contare su una realtà lirica stabile, come invece accade in quasi tutte le altre città e province italiane. Questo nonostante il teatro Sociale di Varese, il teatro Sociale di Busto Arsizio e il teatro Giuditta Pasta di Saronno si siano, per lungo tempo e in particolare nell’ottocento fino a tutto il novecento (nel caso di Busto Arsizio e Saronno) configurati come spazi di eccellenza per la storia della lirica in Lombardia.

Un genere unico

«Crediamo che l’Opera Lirica rappresenti, in termini artistici (e da qualche decennio anche commerciali) il più alto grado di spettacolo dal vivo ma anche il più ricco e completo, come ci insegna Richard Wagner nella sua famosa asserzione “wort, ton, drama”, ovvero “parola, musica, azione drammatica”, ritenuti da lui termini costitutivi di questo genere teatrale e musicale assieme – si legge nella nota diffusa oggi, martedì 21 luglio – Quello che, unico rispetto a tutti gli altri, assomma e riunisce in sé ogni forma di arte possibile: il teatro, la musica, il canto, la danza, la regia, l’aspetto visivo delle scene e dei costumi, lo studio della luce». Red Carpet Teatro e Giorni Dispari Teatro hanno posto tra i loro obiettivi di affiancare alla produzione di prosa, che realizzano con successo da quasi 6 anni, anche quella operistica e questo progetto ha ottenuto risultati di pubblico e critica insperati in pochissimo tempo.

Professionisti del territorio

«Le nostre produzioni coinvolgono, da sempre, alti professionisti del mondo dell’opera italiana e straniera. Ma il nostro fine è, sin dall’inizio, il coinvolgimento delle maestranze locali ovvero musicisti, cantanti, direttori, registi, assistenti, costumisti, scenografi, tecnici luci (solo per citare i ruoli principali) originari del territorio della provincia – continua la nota – Abbiamo giovani artisti che si sono prestati a collaborare da subito con noi a fianco di grandi e navigati professionisti del mondo dell’opera, tutti residenti nella nostra provincia e che collaborano da tempo con grandi istituzioni liriche (dall’orchestra della Scala a quella dei Pomeriggi Musicali alla Verdi). Insomma in provincia non mancano idee, artisti, tecnici, genio e competenze».

Debutto a Busto per l’Aida

«Perseguiamo, pertanto, il sogno di realizzare un prodotto locale di ottima qualità, che possa stare al passo con le produzioni delle altre città e province lombarde, una realtà di produzione stabile e di riconosciuto valore, che crei lavoro e impresa nel nostro territorio – prosegue il comunicato – Il progetto mira alla produzione di un’importante Opera Lirica: l’Aida di Giuseppe Verdi. Il Teatro Sociale di Busto Arsizio ospiterà il debutto e successivamente l’opera circuiterà dapprima nelle sedi partner per poi essere distribuita su tutto il territorio nazionale». A latere non mancheranno momenti di approfondimento e di formazione del pubblico che hanno il duplice scopo di coinvolgere lo spettatore facendolo sentire parte del progetto e nello stesso tempo guidarlo alla comprensione dell’opera che verrà poi visionata.

Un progetto coraggioso

«Il nostro progetto propone un percorso di avvicinamento al mondo dell’opera da parte dei giovani perché riteniamo utile che, all’interno di un percorso didattico e formativo istituzionale, non si debba dimenticare quell’ambito di formazione che avviene attraverso la fruizione dello spettacolo dal vivo in tutte le sue espressioni – si legge nel comunicato – Verranno così organizzati incontri con i principali istituti scolastici del territorio per avvicinare anche il pubblico più giovane alla comprensione della lirica e nello stesso tempo guidare i ragazzi alla scoperta delle principali maestranze coinvolte portandoli dietro le quinte». InOPERA FACTORY è un progetto coraggioso perché decide di investire su un modello di produzione provinciale, generando economie di scala e superando la filosofia divisiva di diversi soggetti che pure da tanti anni si occupano di programmazione lirica sul territorio.

Insieme per una proposta artistica più ricca

«Abbiamo deciso di mettere a fattore comune talenti, teatri, associazioni e maestranze artistiche autoctone per realizzare stabilmente una serie di produzioni liriche che consentiranno alle nostre città e non solo di poter beneficiare di manifestazioni di grande qualità». Il bel canto è da sempre un’eccellenza nazionale e regionale, per questo vogliamo contribuire alla creazione «Di un’infrastruttura che possa consentire stabilmente lo svolgimento dell’antico rito della lirica così importante per la nostra identità culturale. Lavorare insieme, uniti, per rendere più ricca la proposta artistica di tutto il territorio». Serena Nardi, direttore artistico e organizzativo del Progetto InOPERA FACTORY, direttrice Giorni Dispari Teatro e Red Carpet Teatro, Oscar Masciadri, presidente Teatro Giuditta Pasta di Saronno e Luca Galli, presidente Teatro Giuditta Pasta di Saronno, che hanno illustrato il progetto insieme al vicesindaco e assessore alla Cultura di Busto Manuela Maffioli, al sindaco di Saronno Alessandro Fagioli e al presidente della commissione cultura del Comune di Varese Francesco Spatola.

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