Busto Scopello: tutto pronto per la grande pedalata. Il via dal Museo del Tessile

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BUSTO ARSIZIO – Sfileranno per la città e poi via, per attraversare 2 regioni, 4 province e 21 comuni. E’ iniziato il conto alla rovescia per la Busto Scopello.

La tradizionale pedalata, giunta quest’anno alla XXIII edizione, partirà domenica 9 settembre alle 8 dal Museo del Tessile, per arrivare dopo oltre 100 chilometri a Scopello, piccolo paesino della Valsesia. Qui la popolazione locale che non raggiunge i 400 abitanti, per l’occasione raddoppierà, poiché da Busto, ad attendere i ciclisti, arriveranno anche parenti e amici di chi è partito in sella. E solo dopo che anche l’ultimo partecipante ha tagliato il traguardo inizierà la tradizionale grande festa con aperitivo e pranzo.

Si rinnova così, anche quest’anno, il patto di amicizia tra Busto e Scopello. Un legame costruito negli anni a colpi di pedale. I pionieri di questa iniziativa sono stati Antonio Grassini e Franco Mazzucchelli, che con un piccolo gruppo di amici erano soliti percorrere questo tragitto. L’intuizione di far diventare la pedalata un evento e di portare avanti la tradizione è stata invece della figlia di Antonio, Antonella Grassini, la quale ancor oggi è presidente e regista dell’evento. Appuntamento che negli anni è cresciuto, tanto che ora i partecipanti hanno superato le 300 unità. Nel 1996, ovvero quando la storia della Busto Scopello è iniziata, a partire da Busto furono 20 ciclisti.

Complessa la macchina organizzativa, seppur ben rodata. Soprattutto sotto il profilo della sicurezza. Il gruppone, infatti, sarà scortato da ben 10 moto che faranno da apripista e da scopa. «Non è una gara – tiene a sottolineare l’organizzatrice – bensì una grande festa che inizia proprio a Busto e termina nella bellissima Valsesia con un pranzo tra amici e appassionati di questo sport».

Si pedala per sport, ma anche per solidarietà. Già perché ogni anno il ricavato viene devoluto a un’associazione e quest’anno la realtà che beneficerà del contributo è il Pollicino di via Palestro.

E nell’attesa di vivere la XXIII edizione si guarda già al traguardo del venticinquesimo anno: «Organizzare questa pedalata è un impegno davvero grande – spiega Antonella Grassini – però so di poter contare su tanti collaboratori. Certo che tra due anni sarebbe bello festeggiare il quarto di secolo. Abbiamo già anche un’idea di come farlo, magari con un’andata e anche un ritorno in bicicletta in città».

 

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