Busto s’illumina di lilla. Per fare luce sui disturbi alimentari. Lions: «Famiglie sole»

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BUSTO ARSIZIO – Il prossimo 15 marzo Busto si illuminerà di lilla. Per una buona causa, che può mettere da parte anche l’antica rivalità calcistica tra i biancoblù della Pro Patria e i “lilla” del Legnano: la decima Giornata del Fiocchetto Lilla, promossa dall’associazione “ilfilolilla” APS-ETS, fondata nel 2018 da genitori e familiari di ragazze e ragazzi affetti da disturbi del comportamento alimentare. In campo anche il Lions Club Busto Arsizio Host, che ragiona sul progetto di «un punto di ascolto e di aiuto economico per le famiglie, che sono lasciate sole di fronte a questi problemi».

Busto s’illumina di lilla

Busto Arsizio sarà una delle città protagoniste dell’evento “L’Italia si illumina di lilla”, in programma lunedì 15 marzo. Verranno illuminati la Basilica di San Giovanni, il palazzo comunale in via Fratelli d’Italia, la rotonda del Tribunale di largo Giardino, la sede di Agesp Energia in via Alberto da Giussano e la fontana di piazza Garibaldi. In programma anche un gazebo informativo dove saranno presenti psicologi, psichiatri e soci dell’associazione “ilfilolilla”. «Noi ci siamo» dichiara il sindaco Emanuele Antonelli, che ha presenziato con l’assessore all’inclusione sociale Osvaldo Attolini alla presentazione dell’iniziativa.

In Italia 3,5 milioni di casi

«Sono circa tre milioni e mezzo in Italia le ragazze e i ragazzi che soffrono di disturbi del comportamento alimentare – spiega Marika Arsieni, dell’associazione “ilfilolilla” APS-ETS – i più colpiti hanno un’età tra i 15 e i 25 anni, che si sta abbassando già a 10-12 anni. Prevalentemente di sesso femminile. È un problema serio, che il Covid ha aggravato con la solitudine che rende ancora più difficile il percorso di cura». Generalmente, ci vogliono dai 4 ai 6 anni per risolvere questi disturbi, che possono avere conseguenze devastanti per il fisico e la mente. «E le liste d’attesa per le cure sono lunghissime, perché le strutture sono poche – rivela Marika Arsieni – ecco perché vogliamo formare medici e insegnanti per far sì che gli interventi siano tempestivi».

«Famiglie sole»

«Le famiglie sono lasciate sole, c’è quasi una chiusura nei confronti di questi problemi – rivela Alberto Riva, presidente del Lions Club Busto Arsizio Host che ha preso a cuore l’iniziativa in partnership con “ilfilolilla” – ma queste malattie costano, e chi le cura non fa sconti, così spesso le famiglie non ce la fanno a sostenere le terapie. Come Lions, ispirati dall’esempio del nostro grande socio Franco Mazzucchelli, vogliamo portare avanti il progetto di un punto di ascolto e di aiuto economico per le famiglie dei ragazzi affetti da questi disturbi». L’assessore Attolini premia l’impegno dei volontari: Fondamentale. Perché si tratta di disturbi che emergono con molta fatica e che spesso vengono sottovalutati».

A Villa Miralago torna la serie di Rai 3 sui disturbi alimentari con Francesca Fialdini

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