Busto ricorda Franco Mazzucchelli. La sua telefonata: «Sto per andare in Paradiso»

BUSTO ARSIZIO – Busto si è svegliata più vuota stamattina, 4 marzo, dopo che nella serata di ieri è circolata la notizia della scomparsa di Franco Mazzucchelli, farmacista titolare dell’attività di via Cavallotti (oggi portata avanti dal figlio Ettore) e presidente onorario della Lilt provinciale, associazione che aveva guidato per circa 20 anni). Una figura di riferimento a 360 gradi per il mondo del volontariato in città e già assessore ai servizi sociali con le giunte di Gianfranco Tosi e Luigi Rosa. Classe 1936, aveva 84 anni e da tempo combatteva contro una brutta malattia, un tumore al fegato di cui aveva parlato apertamente in pubblico: lascia i due figli Ettore e Marco, ma soprattutto lascia sgomenta l’intera città che non potrà più confidarsi con lui, appoggiarsi a lui quando c’era bisogno per qualche iniziativa benefica, trovare conforto nel suo sorriso. Il sindaco Antonelli rivela che gli aveva annunciato la sua partenza: «Sto per andare in Paradiso».

Le battaglie per i più deboli

Era un uomo «dal cuore d’oro», come lo ricordano in tanti: con la Lega Tumori e con i Lions aveva fatto dell’impegno per aiutare gli altri una ragione di vita. Dalla prevenzione oncologica alla comunità alloggio dell’Anffas di via Piombina, fino al dormitorio per i clochard: sono tante le battaglie che hanno visto Franco Mazzucchelli in prima linea negli ultimi anni. Ora entra in un ideale “pantheon” di bustocchi dal cuore grande, con figure come Annibale Tosi e Giannina Migliavacca, Bruno Tosi, Gianni Salvati.

La telefonata al sindaco

Il sindaco Emanuele Antonelli rivela un episodio che, con il senno di poi, fa venire i brividi: Franco Mazzucchelli due giorni prima di mancare lo aveva chiamato per dirgli che stava «per andare in Paradiso». Un momento che Antonelli difficilmente dimenticherà: «Mi sono sentito a pezzi ma allo stesso tempo onorato che abbia voluto salutarmi e raccontarmi i suoi ultimi desideri». Perché Mazzucchelli, prosegue il sindaco, era «una persona speciale, che ha dedicato la vita al volontariato e al commercio, sempre disponibile e al servizio della comunità. Un uomo di altri tempi, generoso, altruista, instancabile, di sani principi. Un esempio per tutti noi. Ci mancherà».

L’impegno con la LILT

«La dipartita del caro Franco Mazzucchelli avvicina tutta la LILT al dolore dei familiari e della LILT varesina – le parole del presidente nazionale della Lega Tumori Francesco Schittulli – ricorderemo Franco come figura esemplare e punto di riferimento storico per il suo impegno e la dedizione alla LILT». Il successore di Mazzucchelli alla guida della Lilt, il professor Ivanoe Pellerin, lo ricorda come «un personaggio molto conosciuto a Busto Arsizio nel campo della solidarietà e dell’associazionismo, che ha dato molto alla città. Nei circa 20 anni da presidente della LILT, ha fatto moltissimo e ha dato all’associazione la possibilità di crescere e di dare grande impulso all’attività di prevenzione, a cui lui particolarmente affezionato, ma anche all’assistenza ai malati in fase molto avanzata». Mazzucchelli, aggiunge Pellerin, «si è speso per molte iniziative con una particolare sensibilità che gli è stata riconosciuta da tutta la città». La Lilt grazie a lui ha ottenuto molti riconoscimenti, da ultimo il prestigioso Premio Mai Soli di Regione Lombardia.

«Una figura di riferimento»

La figura di Franco Mazzucchelli verrà ricordata questa sera, 4 marzo, con un minuto di silenzio in apertura di seduta del consiglio comunale. «A nome dell’intera assemblea esprimo sentite condoglianze alla famiglia» le parole del presidente dell’assise civica Valerio Mariani nella commissione di ieri. L’assessore ai servizi sociali Osvaldo Attolini ne ricorda «l’impronta lasciata in nove anni e mezzo da assessore, con grande sensibilità».

«Impagabile nel sociale, in prima linea per il commercio, sensibile e attento a identità e cultura – così lo ricorda Manuela Maffioli, vicesindaco e assessore alla cultura e al commercio – con la scomparsa di Franco Mazzucchelli Busto perde una figura di concreto riferimento». Un ricordo «da bustocca, debitrice per l’impegno dedicato alla nostra comunità e per i preziosi consigli, anche recenti, proposti col garbo che tutti ricorderemo».

Per l’ex sindaco e attuale assessore all’educazione Gigi Farioli «se ne va l’ennesima figura di una Busto grande, attenta al sociale e ai bisogni, entusiasticamente tesa ad ideare frenetici progetti per i più deboli, i più disagiati e i più sfortunati. Un altro esempio di welfare cittadino per cui rimarrà testimone ed esempio nel ricordo affettuoso di tutti, dai Lions ad associazioni disabili, ma anche uno stimolo a ripensare un welfare più attento nella salvaguardia dei valori più importanti, declinandoli alle esigenze della contemporaneità».

L’europarlamentare bustocca Isabella Tovaglieri afferma che «Busto Arsizio perde un uomo generoso, un professionista stimato, un pezzo di storia» e lo saluta idealmente dicendo «buon viaggio e grazie per l’esempio». Per l’ex assessore Paola Reguzzoni «da oggi Busto sarà un pochino meno bella. È stato un onore poter imparare da Franco Mazzucchelli».

La preside dell’ITE Tosi Amanda Ferrario, candidata sindaca, ricorda che Mazzucchelli ha «fatto di Busto Arsizio un posto migliore con il suo impegno e il suo sorriso» e lo definisce «un gentiluomo a suo modo simbolo di questa città, una vita spesa al servizio di questa grande comunità e dei suoi membri più fragili, un lavoro straordinario fatto da Presidente della LILT«.

«Un motivatore»

«Sicuramente ad attenderlo avrà trovato don Isidoro» sostiene Mariella Meschi, sorella dell’indimenticato “don Lolo“. «Una persona seria, un motivatore ed un amico, una bella persona» il ricordo di Riccardo Comerio, industriale bustocco e attuale presidente dell’università LIUC, «incredulo» per la scomparsa di Mazzucchelli. «Persona gentile e garbata, professionista serio e presente» dice di lui Francesco Pinto, manager di Yamamay che vive da molti anni a Busto Arsizio. Parla di «immenso dolore» Eugenio Vignati, medico di Sacconago e attuale capo segreteria dell’assessore al welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti. «Si è sempre preso cura delle donne con straordinaria sensibilità» lo ha ricordato Cinzia Di Pilla di Eva Onlus nel corso di una conferenza stampa di presentazione delle iniziative per l’8 marzo.

Busto piange la scomparsa del dottor Franco Mazzucchelli

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