Ats: «Covid, siamo alla terza ondata». E si va verso la chiusura delle scuole

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VARESE – «I dati sono in aumento, in provincia di Varese e in tutta la Lombardia. Si va verso la zona arancione rinforzata in tutta la regione e presumibilmente ci sarà la chiusura delle scuole. E’ inutile fare troppi giri di parole, siamo in una vera e propria situazione di guerra. Che va combattuta con tutte le armi a nostra disposizione». Non sono esattamente buone le notizie che arrivano da Ats Insubria. E preoccupano i dati, tutti in crescita, diffusi dal direttore sanitario dell’Azienda territoriale sanitaria Giuseppe Catanoso nella conferenza stampa di oggi, giovedì 4 marzo.

Verso la zona rossa

I dati segnano un aumento su tutti i fronti. «Nell’incidenza di nuovi positivi per 100 mila abitanti – ha spiegato Catanoso – la provincia di Varese, rispetto a Como, era sotto soglia. Ma negli ultimi sette anche qui si sta arrivando ai 250 positivi ogni 100 mila abitanti. C’è una ripresa marcata dei contagi. E credo che ci troviamo di fronte all’arrivo della terza ondata».

Numeri in crescita, anche se non ci sono cluster o focolai particolarmente evidente. «I contagi sono abbastanza diffusi – ha proseguito Catanoso – quindi non abbiamo situazioni come quelle di Viggiù. Questo però non è meno preoccupante. Non possiamo escludere che l’incremento sia dettato dalla variante Inglese che sta andando a sostituire il ceppo originario del virus. L’obiettivo è quindi evitare la diffusione».

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Un quadro che deve tenere in considerazione la situazione nelle scuole. E anche qui i dati sono in aumento, in modo particolare nelle secondarie di secondo grado. «Le proiezioni lasciano presupporre che stiamo andando almeno verso la zona arancione rinforzata – ha puntualizzato il direttore sanitario di Ats – e credo che si vada verso la chiusura delle scuole».

A Viggiù vaccinazioni finite

A Viggiù. quella di oggi è la giornata conclusiva dell’attività di vaccinazione di massa. Sono state 3.185 le persone invitate. Degli oltre 5.000 abitanti ne mancano circa 2.000, ma si tratta di bambini al di sotto dell’età “da vaccinazione” e di cittadini positivi o in quarantena preventiva. Per questi ultimi la chiamata avverrà a fine isolamento, mentre per i contagiati il vaccino verrà somministrato tra qualche mese.

Gli hub in provincia di Varese

Sugli hub vaccinali. Malpensa T2, l’idea è stata scartata poiché interessava una struttura all’interno del sedime aeroportuale. Per questo servivano una serie di autorizzazioni poiché quella vaccinale non è un’attività prevista. Infatti, a Fiumicino, l’hub vaccinale in funzione è stato realizzato in un parcheggio al di fuori dal territorio di competenza dell’aeroporto. Per quanto riguarda invece l’hub vaccini di Malpensafiere a Busto Arsizio, che arriverà a somministrare 11 mila vaccini al giorno, il direttore sanitario Catanoso ha escluso che si creeranno i disagi viabilistici riscontrati nei giorni della campagna tamponi. «A Malpensafiere, l’attività vaccinale è una situazione differente rispetto al sistema tamponi. Lo screening prevedeva un incolonnamento di auto. In ambito vaccinale, invece, i soggetti non sosteranno in auto, e quindi non si creeranno i disagi viabilistici».

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