Don Lolo, Busto non dimentica: messa con Delpini a 30 anni dalla tragedia

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BUSTO ARSIZIO – Sono passati 30 anni e un giorno da quella fatidica pugnalata. Una pugnalata che ha interrotto la vita di don Isidoro Meschi, uno dei sacerdoti più amati di Busto Arsizio. Ma non ha certo posto fine alla sua memoria, perché Don Lolo continua a vivere nei cuori dei bustocchi. Che oggi, lunedì 15 febbraio, lo ricorderanno con una messa nella Basilica di San Giovanni alle 20, celebrata dall’arcivescovo Mario Delpini.

Vicino ai più fragili fino all’ultimo

Accadde nella notte di San Valentino del 1991. Un giovane di nome Maurizio che soffriva di problemi psichici accoltellò Don Isidoro Meschi e lo uccise. Il ragazzo non era uno sconosciuto, ma anzi frequentava la comunità per tossico dipendenti Marco Riva della città e da tempo era affiancato da Don Lolo che lo stava aiutando, e ha continuato a farlo fino all’ultimo momento, accogliendolo a braccia aperte quando anche la madre del giovane lo aveva avvertito dell’instabilità e della gelosia del figlio.

Concerto del Crespi rimandato

Ecco che don Lolo è diventato un simbolo di bontà cristiana, ma anche di affetto e coraggio che continuano a ispirare tutta la comunità bustocca. Al sacerdote viene tradizionalmente dedicato il concerto di San Valentino del liceo Crespi, che quest’anno è stato rimandato, forse a maggio, a causa della pandemia da coronavirus.

Delpini lo ricorda questa sera

Il Covid, però, non ferma il ricordo di Don Lolo che verrà ricordato questa sera, lunedì 15 febbraio, in una messa nella basilica di San Giovanni alle 20. La celebrazione sarà presieduta dall’arcivescovo Mario Delpini che ha voluto essere presente per commemorare una figura che ha cambiato e ispirato la vita di molte persone.

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