Busto, Speroni (Lega) spiega: «L’emendamento su Accam è “roba mia”»

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BUSTO ARSIZIO – E’ giusto dare a Cesare quel che è di Cesare e a Francesco Speroni quel che è di Francesco Speroni. L’emendamento Accam, quello inerente il conferimento rifiuti, portato in consiglio lunedì 17 dicembre, è “cosa sua”, del segretario cittadino del Carroccio, che per primo si è reso conto di un’anomalia temporale.

«I reguzzoniani, ammesso che esistano – spiega il segretario del Carroccio – non c’entrano nulla. Paola Reguzzoni ha presentato il testo in consiglio solo perché è presidente della commissione e per via del fatto che l’emendamento è stato condiviso da tutta la maggioranza».

speroni lega emanuele filibertoE una volta chiarita la “paternità”, attribuita erroneamente all’ala leghista che fa riferimento alla consigliera Paola Reguzzoni, è anche corretto dare spazio a come nasce la scelta di accorciare al 2021 (con possibilità di rinnovo) il contratto che riguarda il conferimento dei rifiuti al termovalorizzatore di Borsano. A spiegare il tutto è lo stesso Speroni: «Sono stati io che mi sono accorto che in un primo momento anche per questo servizio si faceva riferimento al 2027. E sono stato io a dire di non votarlo in giunta, tanto che gli assessori della Lega si sono astenuti». La questione è poi passata nel direttivo del Carroccio che, a parte un’astensione, ha votato e deciso la linea del 2021.

Speroni poi spiega anche la retromarcia del sindaco Antonelli, «il quale si è reso conto che si può anche cambiare idea e che il Comune di Busto in passato ha provato ad affidare il servizio per cinque anni, ma mai oltre. Inoltre anche tutti i grandi Comuni soci avevano votato per il 2021 e quindi solo Busto, votando per il 2027, avrebbe rappresentato un’anomalia».

Infine Speroni ricorda che «la Lega ha votato la proroga al 2027 solo per evitare che la società fallisse. Ma il nostro intendimento resta quello, potendo, di cessare prima di quella data l’attività. So che su questo passaggio c’è una divergenza tra noi, da una parte, il sindaco e altre forze politiche in consiglio dall’altra. Però il contratto parla chiara e nel momento in cui ci sono le condizioni economiche per farlo il termovalorizzatore dovrà cessare di bruciare rifiuti. Ed è proprio pensando a questa possibilità che si è scelto di prevedere un contratto di conferimento triennale. In caso contrario, infatti, sarebbe stata un’anomalia».

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