Il sindaco di Busto fa retromarcia e vota a favore dell’emendamento su Accam

sindaco busto retromarcia

BUSTO ARSIZIO – Il sindaco Emanuele Antonelli innesta la retromarcia e il suo voto contrario, annunciato in commissione solo tre giorni fa all’emendamento su Accam presentato dalla Lega, diventa un voto a favore. Emendamento che nel frattempo, nel passaggio dalla commissione al consiglio, diventa un documento condiviso da tutto la maggioranza. Gruppo misto compreso.

Il sindaco Antonelli cambia idea. E già questa è una notizia. E lo fa con una dichiarazione in consiglio quando ancora il punto è tutto da discutere. Forse per svuotare d’importanza l’avvitamento rispetto alle sue dichiarazioni di guerra incondizionata. Dichiarazioni rilasciate a botta calda durante la commissione di sabato 15 dicembre, quando il leghista Alessandro Albani ha illustrato la richiesta di ridurre i tempi di affidamento del servizio di conferimento dei rifiuti al 2021 e non fino al 2027 data prevista dalla delibera inerente il prolungamento dell’attività dell’inceneritore.

Un cambio di posizione, anzi un’inversione a U con doppia striscia continua. Davanti alla quale la maggioranza ascolta, ma finge di non vedere e l’opposizione (non si capisce perché) non incalza. E così le parole di Antonelli: «Tutti i Comuni soci avevano già votato l’affidamento al 2021 e poi mi sono informato e scoperto che Busto non si è mai impegnata formalmente per più di 5 anni», passano via lisce. Senza che nessuno si chieda: “Ma come?”.

Per avere una reazione dai banchi delle minoranze bisogna attendere che si compia tutta la liturgia politica: lettura del documento presentato, tira e molla sui termini precisi e sull’esatta posizione in cui debbano essere inseriti nel testo da emendare e anche qualche disquisizione sulla correttezza grammaticale relativa al tempo dei verbi impiegati. Un futuro anziché un presente. Che però non cambia la sostanza. Ovvero che la Lega, presentando l’emendamento in commissione, ha sollevato per prima la questione, che Forza Italia media e si allinea e che così, alla fine, fa anche il sindaco. Mandando giù un boccone, per lui, difficile da deglutire. Non tanto per la sostanza dei contenuti (poiché che Busto debba portare i rifiuti in Accam finché l’impianto funziona è cosa quasi certa), quanto piuttosto per la paternità leghista, e di “matrice” dei reguzzoniani, che è stata data all’emendamento.

E solo quando finalmente tutto è stato allineato, ovvero parole, ratio del contenuto e voti (a favore) di maggioranza e sindaco, vien fuori la delusione delle opposizioni. E tocca al presidente del consiglio Valerio Mariani metterla sul tavolo: «Con l’affidamento del servizio di conferimento fino al 2021 e non oltre, la maggioranza sta decretando, senza dirlo apertamente, la chiusura di Accam. Sull’inceneritore questa amministrazione continua a giocare su tempi stretti, quando invece la questione richiederebbe tempistiche di più ampio respiro. E di questo sono deluso. Anche dal sindaco Antonelli, che sul tema Accam, fino a questa sera, prima del suo voto contrario, aveva invece dimostrato tutt’altra sensibilità».

Una scudisciata quella di Mariani, davanti alla quale solo il forzista Carmine Gorrasi risponde rimettendo a posto le bocce in campo e motivando la coerenza delle scelte fatte: «Non stiamo mettendo in discussione la data del 2027. Stiamo solo tutelando questa amministrazione e le prossime che si succederanno. E la dimostrazione della bontà della nostra scelta sta nel fatto che tutti gli altri Comuni soci, anche quelli di centrosinistra, hanno votato come noi questa sera».

Insomma, alla fine i toni piuttosto accesi del sindaco, che i membri di commissioni hanno registrato sabato mattina durante la seduta in cui è stato presentato l’emendamento e che annunciavano burrasca in consiglio, si sono rivelati essere colpi di cannone a salve. Poiché alla fine anche Emanuele Antonelli ha capito che qualora si fosse impuntato e votato contro avrebbe espresso un voto in totale dissenso dalla sua maggioranza. Poiché anche i consiglieri di Forza Italia presenti in commissione e che sabato si sono astenuti, avrebbero (e hanno) votato a favore. E in tempi tranquilli ma solo in apparenza, restare in solitudine e con il cerino in mano, c’è l’elevato rischio di scottarsi. Meglio quindi non percorrere fino in fondo la strada annunciata e andare cauti. In politica. E anche sul tema Accam e rifiuti.

 

sindaco busto retromarcia – MALPENSA24