Accam: l’emendamento della Lega fa infuriare il sindaco: «Io voto contro»

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BUSTO ARSIZIO – Accam: la Lega presenta un emendamento alla delibera di chiusura dell’impianto di Borsano fissata per il 2027, il sindaco Emanuele Antonelli s’infuria e annuncia il suo voto contrario lunedì 17 dicembre in consiglio, quando la questione dovrà essere discussa e approvata.

Sotto l’albero il caso Accam

In questo sabato natalizio, scoppia di nuovo il caso Accam. Questa volta in commissione, riunitasi questa mattina, 15 dicembre, per approvare la delibera del contratto di affidamento del servizio di smaltimento fino al 2027. Così come deliberato con l’atto di indirizzo qualche settimana fa. A far perdere le staffe al sindaco è stato l’emendamento leghista illustrato in commissione dal consigliere del Carroccio Alessandro Albani e dove si chiede di inserire nella delibera il limite al 2021 per il conferimento dei rifiuti all’inceneritore.

Una richiesta, quella del Carroccio, che spiazza (almeno all’apparenza) un po’ tutti. Sindaco compreso, il quale però non incassa. Anzi mette subito in chiaro che questa volta in consiglio voterà contro la proposta leghista. Senza ma e senza se. Già perché la “delibera 2027” tra due giorni arriverà in sala esagonale a Palazzo Gilardoni con i voti a favore di Forza Italia e l’astensione della Lega. Così come l’emendamento, sul quale però c’è il voto contrario della commissione visto che al momento di votarlo ha incassato solo i voti a favori dei leghisti. Contrari Partito democratico e Busto al centro e astenuti i forzisti.

I dubbi di Forza Italia

Fino a che punto Forza Italia sia davvero rimasta spiazzata della mossa leghista è cosa tutta appurare. Anche perché i forzisti, davanti alle resistenze del Carroccio sul tema inceneritore, hanno sempre sostenuto che la questione non ha un peso politico tale da inficiare i rapporti tra i due partiti di maggioranza e il sostegno ad Antonelli. E pur vero però che in Forza Italia c’è chi fa sempre più fatica a capire le ragioni della Lega sul tema. E tale perplessità viene spiegata, in soldoni così: “Non si capisce il motivo per cui, una volta trovata la quadra sullo slittamento e sul piano industriale, ora si cavilli sul conferimento rifiuti, dando una scadenza a tale convenzione solo fino al 2021”. Una dissonanza tra chiusura e attività di incenerimento, secondo alcuni, che potrebbe di fatto rendere debole ogni azione prevista dal piano industriale, il quale ha un respiro a questo punto decennale.

E le ragioni della Lega

Differente la visione della Lega, che ha sì dato l’ok sulla chiusura al 2027, ma ha anche precisato e ricordato che il termine dell’attività potrebbe anche essere anticipato nel momento in cui le risorse economiche della società lo permettono. Ed è proprio qui che si innesta l’emendamento della discordia: blindare il conferimento solo fino al 2021, consentirebbe tra tre anni di fare un check e valutare un’eventuale chiusura dell’inceneritore (non della società) come auspicato dalla Lega di Busto. Insomma formalmente una mossa precauzionale. Che però trova contrarie le forze di opposizione (esclusi i Cinque stelle) che su Accam, di fatto, hanno sempre chiesto e continuano a chiedere un atto di chiarezza. Che a questo punto ancora non c’è.

L’uno – due del Carroccio

Sarà anche una pura casualità temporale, ma le ultime due mosse della Lega e l’apparente silenzio (assenso?) di Forza Italia di fronte a queste prese di posizione, assomigliano tanto a segnali politici ai naviganti. Ma soprattutto al comandante del vapore. Difficile, infatti, non intravvedere nell’indicazione di Giuseppina Basalari alla presidenza di Agesp attività strumentali e nell’emendamento su Accam anche la volontà di rimarcare la propria posizione di forza all’interno di una maggioranza che, di tanto in tanto, sembra esposta ai quattro venti e cerca di dare concretezza alle tante cose che il sindaco Antonelli ha inserito nella lettera a Gesù Bambino.

 

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