Stagione nera per gli allergici. A Busto un “pollinometro” per fare prevenzione

BUSTO ARSIZIO – Entra ufficialmente nel vivo la stagione nera degli allergici: pollini nell’aria in gran quantità. Non tutti forse sanno che è possibile osservare un calendario pollinico settimanale per misurare l’andamento della presenza nell’aria di elementi allergenici. All’ospedale di Busto Arsizio, come segnala la Asst Valle Olona, è presente un “pollinometro” (nella foto): dai conteggi giornalieri dei pollini si possono costruire grafici (Calendari pollinici) che rappresentano l’andamento delle pollinazioni nella zona considerata.

Un pollinometro all’ospedale di  Busto

Osservando il grafico pubblicato sulla pagina Facebook dell’Asst Valle Olona (questo è aggiornato al 17 maggio) è possibile, ad esempio, scoprire come la prima metà di maggio sia stata un “inferno” per gli allergici alle graminacee i cui valori sono letteralmente schizzati al top tra il 15 e il 17 maggio. Molto meglio, invece, per chi è allergico alle orticacee i cui valori, nello stesso periodo sono scesi vertiginosamente.

grafico pollini busto

A cosa serve

Il monitoraggio costante dei valori dei pollini nell’aria è diventato utile strumento in Allergologia. Questa disciplina si applica alla diagnosi delle forme allergiche: il monitoraggio serve per correlare la presenza di pollini con l’anamnesi del paziente. Alla prevenzione delle malattie, in quanto dal monitoraggio si possono ricavare previsioni di fioritura e questo permette al soggetto allergico di tenersi lontano dai luoghi dove i pollini sono maggiormente diffusi. Al controllo clinico: la conoscenza delle concentrazioni dei pollini può essere di aiuto per valutare le variazioni di diversi parametri clinici e di laboratorio e per la valutazione della sintomatologia dei pazienti. Alla terapia: il monitoraggio pollinico è utile guida per un adeguato trattamento farmacologico e per una modulazione dei dosaggi di immunoterapia specifica.

I consigli degli esperti

Seguire settimanalmente il Calendario Pollinico relativo alla propria località di residenza è utile per sapere in anticipo il periodo di fioritura delle piante responsabili dell’allergia e la  relativa concentrazione pollinica. In tale periodo, pertanto, medici ed esperti consigliano di evitare attività sportive in luoghi aperti, specialmente in giorni di clima secco, evitare passeggiate in campagna, dove la concentrazione dei pollini risulta essere maggiore. Non esporsi a fumo, polvere o sostanze irritanti, poiché la mucosa delle vie aeree potrebbe reagire a stimoli normalmente innocui. Evitare l’apertura delle finestre nelle ore più calde. Evitare di introdurre nei giardini piante ad alta capacità sensibilizzante e ridurre la crescita di erbe infestanti. In previsione delle vacanze scegliere luoghi in cui non siano presenti i pollini a cui si è allergici. In caso di allergia a spore fungine intensificare le pulizie domestiche e aerare frequentemente gli ambienti.

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