Busto, patteggia a un anno e otto mesi lo stalker di Alessia Orro

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BUSTO ARSIZIO – Patteggia a un anno e otto mesi Angelo Persico, novarese di 53 anni, arrestato lo scorso 23 settembre dagli agenti del commissariato di Busto Arsizio con l’accusa di atti persecutori nei confronti di Alessia Orro (nella foto), 22enne palleggiatrice della Unet e-work Busto Arsizio e della nazionale azzurra.

Ho capito di aver sbagliato

Le manette erano scattate a Malpensa quando l’uomo, con altri due casi specifici alle spalle, era atterrato in arrivo da Olbia dove aveva seguito Orro. Persico, che si era visto concedere dal gip gli arresti domiciliari a inizio ottobre, avrebbe detto «Di aver compreso di aver sbagliato, impegnandosi a valutare anche un percorso psicologico», così come spiegato dall’avvocato Paola Ranghino subito dopo l’interrogatorio davanti al gip. Secondo le indagini della polizia di Busto Arsizio che lo hanno portato in carcere, voleva convincere Orro a diventare a tutti i costi la sua partner, facendole esplicite avances a sfondo sessuale, pedinandola e cercando con ogni pretesto di avvicinarla.

Denunciate e l’incubo finirà

Persico, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, oltre a presentarsi ad ogni allenamento e partita di Orro, dove, per attirare la sua attenzione, si sarebbe spesso presentato con un mazzo di fiori in mano, la seguiva anche in trasferta, dove sceglieva gli stessi hotel designati alle pallavoliste dalla squadra. Orro, subito dopo l’arresto del 53enne, aveva ringraziato la squadra e la società per esserle rimasta accanto e averla protetta e sostenuta durante quello che ha definito un incubo lanciando un appello accorato a tutte le donne: «Non rimanete in silenzio. Denunciate sempre. Parlate con le persone che vi sono vicine. Soltanto così l’incubo finisce».

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