BUSTO ARSIZIO – Ricorre oggi il 101esimo compleanno della Pro Patria et Libertate, fondata il 28 febbraio del 1919. Simbolo e origlio della città di Busto Arsizio, la squadra biancoblù ha militato per ben 14 anni nella massima seria: un record assoluto fra i club non espressione di un capoluogo di provincia.
Le origini, la guerra e il Caffè Brugioli
Con la fine delle ostilità belliche, l’ex capitano dell’Aurora, Piero Guidali (tornato dalla guerra mutilato) ed il presidente della Victoria F.C., Remigio Bossi, furono i promotori dei primi incontri per cercare di riunire tutti i dirigenti ed i giocatori delle diverse società calcistiche di Busto Arsizio: mercoledì 26 febbraio 1919, presso il Caffè Brugioli, venne convocata un’assemblea, tra tutte le società calcistiche di Busto Arsizio.
Il discorso di Guidali
“Nonostante fossimo tutti ragazzi di valore e coraggio, già prima della guerra, sparsi in tante, troppe formazioni o società, non fummo in grado di costituire una grande squadra, che potesse rappresentare con onore il nome di Busto. Adesso che siamo reduci dalla guerra, il cercare di rimettere in piedi preesistenti società sarebbe un’autentica follia. Perciò, visto che si deve ricominciare daccapo, io dico di unirci tutti quanti in una sola grande società, capace di difendere degnamente il nome e il prestigio di Busto Arsizio”.
La Pro Patria et Libertate
La società – col nome di Unione degli Sport Bustesi, Pro Patria et Libertate 1881 sez. calcio – venne ufficialmente fondata con atto notarile due giorni dopo il 28 febbraio 1919 sotto la presidenza del Cav. Carlo Marcora.
La prima formazione
Fasoli, Bottigelli, Gramegna, Perego, Bevilacqua, Fizzotti, Marcora, De Francesco, Valentini, Bossi, Cardani.