BUSTO ARSIZIO – Nel 2019 avevano preso di mira Busto Arsizio tentando due truffe ai danni di altrettante malcapitate automobiliste. Nei giorni scorsi il sostituto procuratore di Busto Arsizio Nadia Calcaterra ha depositato l’avviso di conclusi indagini a loro carico. La procura si prepara a chiedere il rinvio a giudizio.
Due tentativi a Busto
Gli indagati sono un 43enne di Napoli e un 41enne di Cattolica. Una coppia specializzata in quella che ormai è nota come la truffa dello specchietto. Il trucco è semplice ma in passato si è rivelato piuttosto efficace. I malviventi viaggiano a bordo di una macchina che ha già uno specchietto rotto. Una volta individuata una potenziale vittima lanciano contro la macchina di quest’ultima una sasso in modo che l’automobilista preso di mira creda di aver urtato qualcosa. A quel punto i truffatori si palesano accusando il malcapitato di aver danneggiato il loro specchietto. Piuttosto abili nel raggirare cercano a questo punto di convincere la controparte a lasciar perdere l’assicurazione con la scusa di evitare aumenti di polizza e a sistemare il danno “alla buona”. Di solito chiedono cifre abbastanza contenute in modo da non spaventare la vittima.
Le vittime non ci sono cascate
A Busto i due ci hanno provato una prima volta a marzo e una seconda volta a settembre. Hanno preso di mira due donne (le vittime prescelte sono quasi sempre donne o anziani) e hanno attuato il loro piano. In un caso hanno chiesto un risarcimento pari a 223 euro per sistemare il finto danno. Gli è però andata male: nessuna delle vittime ci è cascata e in entrambi i casi sono arrivati i carabinieri. Ora l’iter è stato completato: la procura ha chiuso le indagini e si prepara ora a chiedere il rinvio a giudizio a carico della coppia. A carico della quale, nel frattempo, potrebbero emergere anche altri episodi truffaldini visto che colpi simili erano stati messi a segno anche in altri comuni del basso varesotto.
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