Paura per Ivan Vavassori, l’ex portiere della Pro in Ucraina. «Stiamo cercando di capire se è vivo»

BUSTO ARSIZIO – Ore d’ansia per Ivan Luca Vavassori, figlio dell’ex patron della Pro Patria Pietro Vavassori, titolare dell’Italsempione e sino al 2015 patron della Pro Patria, e Alessandra Sgarella, rapita dalla ‘ndrangheta nel 1997, arruolatosi lo scorso 26 febbraio tra le fila delle milizie ucraine.

Il convoglio attaccato a Mariupol

Il “portiere combattente” (il 29enne ha giocato sia con la Pro Patria che con il Legnano calcio) era stato ferito in modo non grave settimana scorsa. Dieci ore fa sul profilo Instagram gestito da altri è comparso l’allarmante messaggio: “Ci dispiace informare tutti che questa notte, durante la ritirata di alcuni feriti dall’attacco a Mariupol, due convogli sono stati distrutti dall’esercito russo. In uno di questi, presumibilmente, c’era Ivan con il quarto reggimento. Stiamo cercando di fare del nostro meglio per capire se ci sono persone vive“.

Da ieri il 29enne non dà più notizie. Neanche il padre al momento conosce la situazione. Qualche aggiornamento, sperando per il meglio, potrebbe arrivare nelle prossime ore.

AGGIORNAMENTO

Nuova storia sul profilo Instagram di Ivan Vavassori pubblicata intorno alle 17.40 di oggi. Il messaggio riaccende la speranza: “Nel team di Ivan sono tutti vivi. Stanno cercando di tornare. Sono circondati dai russi quindi non sappiamo quando o quanto tempo impiegheranno per tornare. Ci sono 5 morti e 4 feriti. Ma al momento non sappiamo i loro nomi”.

busto vavassori ucraina – MALPENSA24