Candidature regionali Pd: tra Carignola e Civati spunta l’ipotesi Alice Bernardoni

Da sinistra Luca Carignola, Alice Bernardoni e Andrea Civati

VARESE – Tra i due contendenti (e non litiganti, perché la verità è che non stanno litigando) il terzo gode. Aggiustato così, il proverbio potrebbe calzare a pennello al Partito democratico provinciale, che proprio in questi giorni, ha iniziato le consultazioni (pre incontri, così li chiamano nel partito) in vista delle candidature per le regionali dell’anno prossimo. E, stando così le cose, i contendenti si giocano un posto in seconda fila. In pole position, infatti, c’è – e nessuno lo mette in dubbio – Samuele Astuti. Detto ciò i nomi per il posto d’onore (che attenzione potrebbe portare a Milano) sono quelli di Luca Carignola e Andrea Civati. Con possibile sorpresa finale.

Cresce la convinzione

La geografia dem delle candidature è in pieno movimento. Da qualche settimana, infatti, nel partito cresce la convinzione di poter eleggere al Pirellone due consiglieri. E siccome la candidatura di Samuele Astuti non è in discussione («per il lavoro che ha fatto» e «per la forza elettorale che si è costruito direttamente sul territorio e nei circoli», dicono da Nord a Sud del Varesotto) la partita aperta e per il potenziale secondo eletto.

Carignola l’uomo giusto. Ma non più l’unico uomo

Fino a qualche settimana fa in campo c’era solo l’ipotesi Luca Carignola. O meglio quella di Carignola era l’unica ipotesi credibile. Certo di nomi ne sono stati fatti, ma più per metterli sulla graticola, che per farli partecipare alla rocambolesca giostra delle candidature. Carignola, in effetti, potrebbe essere il nome giusto per il Pd più forte di tutta la provincia: ovvero quello varesino. Che, dopo aver bissato il successo alle amministrative varesine, allargato il campo politico in termini di coalizione e anche il divario con gli altri circoli dem più importanti (soprattutto con quello bustocco, pressoché scomparso), vorrebbe esprimere e portare a Milano un proprio uomo. Appunto il segretario cittadino.

L’outsider Civati

Ma la corsa del segretario da qualche settimana non è più solitaria. Tra i dem, pur tenendo ancora le carte coperte, c’è chi ha messo sul tavolo l’assessore all’Urbanistica di Varese, Andrea Civati. Candidatura che all’inizio pareva essere più che altro di disturbo, ma oggi, visto che nessuno l’ha ancora sfilata dalla corsa inizia a prendere forza. Ora, vero è che difficilmente il sindaco Davide Galimberti si priverà di un uomo chiave della giunta, soprattutto nel momento più delicato di questo secondo mandato: ovvero la chiusura dei tanti cantieri aperti in città. Che poi sono la vera scommessa del doppio mandato del sindaco e di tutto il centrosinistra. Cambiare in corsa potrebbe creare rallentamenti e il sindaco non è persona disposta a metter in gioco la concretezza amministrativa per una candidatura che potrebbe alterare gli equilibri interni del maggior azionista a Palazzo Estense. Per questo c’è chi dice proprio il primo cittadino farà da ago della bilancia dentro al PD, mettendo sul tavolo una soluzione che possa essere condivisa da tutti. anche da chi dovrà fare un passo indietro sulla candidatura.

L’asso nella manica di qualcuno

Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo… la donna. Già, perché chi tra i piddini conosce come vanno queste cose, fa notare: «Tutti cercano un uomo per il possibile secondo consigliere, quando invece la soluzione più giusta potrebbe essere una donna. Del resto non abbiamo mai avuto una candidatura femminile davvero forte». Chi? Qui il campo si restringe a due o tre nomi: la bustocca Valentina Verga («Difficile», il commento); la gallaratese Anna Zambon («Un bel nome, ma in prospettiva più lunga»). E poi butta lì il nome della tradatese Alice Bernardoni, già assessore a Tradate e attuale vice segretario del Pd provinciale. Classe 1980, con buone carte da giocare e un anno davanti per costruire il suo percorso elettorale.