Europee: nella Lega derby tra la bustocca Tovaglieri e la gallaratese Mazzetti

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Per le Europee si giocano la candidatura Isabella Tovaglieri (foto in alto) e Claudia Mazzetti

BUSTO ARSIZIO – Chi conosce i meccanismi delle elezioni europee sostiene che Isabella Tovaglieri, vicesindaco di Busto Arsizio, abbia più di una opportunità per uscire vincente alle urne. Certo, deve essere ancora candidata, ma il suo nome compare nella lista che Matteo Bianchi, segretario provinciale del Carroccio, ha inviato all’attenzione di Matteo Salvini, il “capitano” della Lega. Toccherà a lui scegliere la squadra leghista dell’ampia circoscrizione Lombardia-Piemonte-Valle d’Aosta-Liguria per Bruxelles, ma sulla base delle indicazioni territoriali. E di una serie di altre variabili che, a una prima analisi, propendono a favore della Tovaglieri.
Tutto ancora da scrivere, per carità. Tanto più che la leghista bustocca sta giocando (è un modo di dire) un derby con la collega gallaratese Claudia Mazzetti, assessore al Commercio, sponsorizzata dal sindaco Andrea Cassani, che la vorrebbe premiare con la candidatura europea.

Max Ferrari e gli altri

Tra le due contendenti si inserisce Max Ferrari, varesino, responsabile per la Lega dei rapporti con l’estero, collaboratore di Attilio Fontana e, stando ai si dice, apprezzato ai piani alti del partito. Tutti, Ferrari, Tovaglieri e Mazzetti inclusi in un elenco che comprende altri nove pretendenti al posto, nomi decisi dalle sezioni del Varesotto e, appunto, sottoposti al vaglio di Salvini. Tra loro, l’attuale consigliera regionale Francesca Brianza e l’ex sindaco di Busto Arsizio Gianfranco Tosi, assieme a Federico Martegani, Maurillio Canton, Matteo Zantomio, Gian Luigi Cartabia, Andrea Canciani, Simona Cassarà e Cristina Galimberti. Dei dodici in gara ne resterà soltanto uno, che appunto correrà a maggio.
Dicevamo dei meccanisni elettorali, che non possono prescindere da alcuni requisiti. La gara si svolge su una circoscrizione dal perimetro enorme: quattro regioni e con milioni di potenziali elettori. Scontato sottolineare che l’appoggio della segreteria federale è decisivo, anche e soprattutto nell’attuale momento con la Lega a vele spiegate. In questo senso, Max Ferrari non ha concorrenti.

Tovaglieri davanti a tutte

Attenzione, però. Sulla scheda, se si vota un uomo, il secondo prescelto deve essere donna. Ragion per cui, essendo Salvini il probabilissimo capolista e, manco a dirlo, l’acchiappavoti per eccellenza, le circostanze favorirebbero una donna. Per il Varesotto, fuori causa Francesca Brianza in virtù della carica regionale (una sua candidatura aprirebbe il contenzioso con i suoi colleghi consiglieri al Pirellone), occorre scegliere a ragion veduta. Perché Tovaglieri? Per il fatto che è stata indicata dai Giovani Padani, componente leghista che detiene un vasto patrimonio di voti su tutta la circoscrizione. Facile ritenere che i Giovani della Lega facciano confluire le preferenze sulla loro candidata. Stiamo parlando di migliaia di consensi, tanto per capirci.
Di più, le nostre fonti sostengono che la stessa segreteria provinciale, cioè Matteo Bianchi, abbia presentato una relazione a Salvini ricordandogli una serie di questioni che porterebbero dritte dritte a Max Ferarri e a Isabella Tovaglieri, con i punti a loro favore (per Isabella Tovaglieri ci sarebbe anche l’esperienza maturata in due mandati amministrativi a Busto Arsizio). Insomma, un sostegno autorevole dal quale è difficile prescindere.
Dopo di che bisognerà fare i conti con le proposte degli altri territori in ballo, con le spinte contrapposte tra le sezioni della circoscrizione, con le comprensibili aspettative di ciascuno alla luce del numero molto alto di neo eurodeputati che potrebbe eleggere la Lega. Per dirla in un altro modo, passerà chi conta di più davanti a Salvini. Ma Varese è Varese. Basta un nome per togliere i dubbi: Giancarlo Giorgetti. E di solito, quando parla Matteo Bianchi parla Giorgetti.

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