CARDANO AL CAMPO – «Riteniamo la consigliera Eliana Croci inadeguata al ruolo di capogruppo e ne chiediamo le dimissioni». Taglia corto l’Anpi nel chiedere un passo indietro alla leghista di Cardano al Campo dopo le offese rivolte ai partigiani durante l’ultimo consiglio comunale.
Il silenzio del sindaco
«Ricordiamoci che in tempi non lontani anche i vostri cari partigiani ne hanno combinate di cotte e di crude contro le donne». Questo ha dichiarato Croci durante il dibattito in Sala Pertini. «Sono affermazioni gravi che non possono lasciarci indifferenti», commenta il direttivo Anpi di Cardano, presieduto da Elena Mazzucchelli. «Enunciazioni che avrebbero dovuto ricevere la disapprovazione di chi con lei condivide i banchi della maggioranza e soprattutto del sindaco Maurizio Colombo, ma anche questa volta, le esternazioni fuori luogo della consigliera Croci non hanno mosso nulla in loro. Come Anpi, però, vogliamo dire che condanniamo tali affermazioni soprattutto perché espresse in un consesso istituzionale».
Mancanza di rispetto
L’associazione partigiani ricorda alla leghista che è un consigliere comunale e che, come tale, dovrebbe essere fedele alla Repubblica italiana e alla Costituzione. «Forse la consigliera Croci non sa che la Repubblica Italiana e la Costituzione sono il frutto della Resistenza. Nascono dalla lotta di liberazione di quei partigiani che lei, in maniera veramente dispregiativa, definisce “vostri”, prendendo le distanze da un patrimonio di tutto il popolo italiano e di tutte le istituzioni che, suo malgrado, anche lei rappresenta. Chiediamo maggiore rispetto per la storia del nostro Paese, per il sacrificio di migliaia di italiane e italiani, caduti per assicurare la libertà a tutti gli altri. La libertà nostra e delle future generazioni».
Fuori dalle istituzioni
Secondo l’Anpi, le affermazioni di Croci non possono assolutamente trovare spazio nelle istituzioni, ma soprattutto non possono passare inosservate. «Il ruolo di consigliere comunale deve essere svolto con consapevolezza, la consapevolezza di rappresentare un paese e, che piaccia o meno alla signora Croci, il Paese che lei dovrebbe rappresentare, l’Italia, nasce dalla lotta partigiana, così come le conquiste politiche, sociali, culturali, i diritti, la libertà di opinione, di voto, di associazione, di cui godiamo oggi».