CARDANO AL CAMPO – Da inizio mandato la Lega, tornata a governare la città di Cardano al Campo con Fratelli d’Italia e i Civici per Cardano, considera le asfaltature della città una priorità. In una scala di importanza, si tratta insieme alla manutenzione delle scuole di una precedenza assoluta confermata anche dal nuovo assessore ai Lavori pubblici, Vito Rosiello, il giorno della sua investitura. Sarà per questo che i lavori appena conclusi su via Giovanni XXIII – principale asso viario della città – sono una delusione.
Le aspettative e la realtà
Lunedì scorso sono iniziati lavori, martedì sono stati effettuati gli ultimi ritocchi, mercoledì gli operai erano già altrove. Resta soltanto da ridisegnare la segnaletica orizzontale. E così le asfaltature di via Giovanni XXIII – il lungo rettilineo che collega la rotonda Martini all’ingresso della superstrada Cardano/Casorate – si limitano a qualche rattoppo qua e là. L’installazione del semaforo temporaneo lasciava presagire chissà quale intervento. E invece le aspettative per un deciso cambio di passo promesso ai cittadini non combaciano con la realtà.
La toppa peggio del buco
Il rifacimento si limita a qualche rattoppo. Il nuovo asfalto compare soltanto in alcuni punti, nemmeno troppo estesi, all’altezza via Eupilio, mentre davanti all’ex Nautilus la colata è decisamente più grande ma comunque insufficiente per poter parlare di via Giovanni XXIII come di un problema risolto. Restano le crepe nell’asfalto in diversi punti, pericolosi avvallamenti attorno a troppi tombini e alcune buche che non sono state ancora coperte. Non sono state nemmeno eliminate le pericolose sconnessioni tra la parte di carreggiata su cui scorrono le auto e i due estremi ai lati. In alcuni punti si è gettato un po’ di cemento giusto per coprire il fondo, ma è la classica toppa che è peggio del buco.
