Baby-gang, i genitori di Cardano: «Chiediamo aiuto. Delusi dal sindaco»

Scuole cardano campo montessori

CARDANO AL CAMPO – «Non possiamo accettare che un’iniziativa cittadina e richiesta d’aiuto, perché è di questo che si parla, diventi l’appiglio per una diatriba politica». A parlare sono i promotori della petizione nata dopo gravi episodi di bullismo in città, avvenuti dentro e fuori gli ambienti scolastici (nella foto in alto l’istituto Montessori). Una raccolta firme, sottoscritta da 177 genitori, respinta dalla maggioranza che siede in consiglio comunale a Cardano al Campo e tacciata di «strumentalizzazione politica» da parte del sindaco Maurizio Colombo.

La lettera 

In una lettera, diramata da Alessia Scotellaro, i promotori rinnovano all’amministrazione comunale l’invito sedersi a un tavolo per discutere dei preoccupanti episodi di cui si è reso protagonista un gruppetto di adolescenti nei mesi scorsi e per trovare possibili soluzioni. Perché il problema è reale («nel nostro scritto non abbiamo fatto altro che riportare ciò che è accaduto») e ignorarlo o sottovalutarlo non aiuta a risolverlo.
Di seguito la lettera integrale dei genitori:    

A seguito dell’articolo uscito in data 03.06.2022 nel quale il Sindaco suppone che la petizione sia una “strumentalizzazione politica”, come cittadini e firmatari della stessa non possiamo rimanere impassibili. A gran voce di discostiamo da tale idea e per l’ennesima volta rimaniamo delusi dalla risposta della nostra Amministrazione, che nuovamente non dà la giusta importanza alla voce dei cardanesi. Non possiamo accettare che un’iniziativa cittadina e richiesta d’aiuto, perché è di questo che si parla, diventi l’appiglio per una diatriba politica. Da genitori, stanchi della situazione che vivevano i nostri figli, abbiamo deciso di farci portavoce del malessere cittadino generale, senza pensare alle ideologie politiche e non vorremmo che questa astuzia politica messa in atto dalle alte sfere, possa far credere a chi ha firmato di essere stato manipolato. 

Il Sindaco parla di petizione che “scredita il territorio e la scuola”: vorremmo ricordare che si è affermato che la scuola ha provato a mettere in campo delle iniziative, ma soprattutto che nel nostro scritto non abbiamo fatto altro che riportare ciò che è accaduto, agiti di persone conosciute dal 2019, per stesse parole dall’Assessore Suriano. 

Sempre nell’articolo si legge che dal 2005 è attivo il Gruppo Rete Territoriale e il Cardaland, si è omesso, per stesse parole del Sindaco, che queste iniziative non sono attive dal 2020. 

Vorremmo, inoltre, ribadire che NESSUNO di noi ha mai parlato di punizione o esclusioni, ma vorremmo iniziative concrete che possano aiutare TUTTI i giovani di Cardano al Campo a occupare il tempo libero in modo adeguato. Sono infatti interessanti le serate formative/informative messe in atto, ma chi partecipa a esse? Noi pensiamo in modo pragmatico e non retorico, pensiamo che siano più utili azioni concrete di educativa di strada, che vada incontro ai ragazzi, di attività che li coinvolgano, a prescindere da ideologie politiche e religiose. Ecco cosa si intende con “segnale forte ed inequivocabile”. 

Il Sindaco si chiede come mai non ci si è rivolti “agli enti competenti” in una sana collaborazione, pensiamo che invece è proprio quello che sia stato fatto, abbiamo raccolto il parere delle persone e abbiamo proposto un tavolo di lavoro condiviso nel quale ogni agente cittadino, ragazzi inclusi, possano portare la propria idea. Se la richiesta di 177 persone firmanti è stata respinta e tacciata di essere una “strumentalizzazione politica”, come sarebbero stati accolti 5 cittadini? Senza considerare che tra essi ci sono i genitori che hanno avuto il coraggio di denunciare e che non hanno mai sentito la vicinanza dell’Amministrazione e/o del servizio sociale. 

Come cittadini rimaniamo comunque aperti e disponibili ad un confronto, che sia esso scevro da ogni ideologia politica, ma sia funzionale e pragmatico. 

Cardano baby gang genitori – MALPENSA24